A che punto è il progetto della Metro D di Roma e quali sono i tempi di realizzazione della nuova linea
Come stanno davvero le cose sulla Metro D di Roma? L'assessore capitolino ai Trasporti, Eugenio Patanè, ha fatto oggi il punto della situazione in Commissione. Quello che emerge è che lo stato della progettazione è forse meno avanzato di ciò che pensavano, e si auspicavano, i cittadini. Il punto di partenza è una proposta che risale al 2010 e per cui è stato già presentato un piano economico e che prevedeva un costo di circa 3,5 miliardi. Ebbene quello stesso tracciato, da Roma Nord Est (Nomentano) a Sud (Eur e, forse, Ardeatina) passando da piazza Venezia, Trastevere e Marconi, oggi costerebbe praticamente il doppio.
Come sarà la nuova metro D di Roma e quanto vale il progetto
Su mandato del Campidoglio, Roma Metropolitane sta effettuando uno studio preliminare per verificare se il tracciato del 2010 è ancora attuale e risponde ancora all'interesse publico. L'obiettivo è quello di realizzare i sondaggi per il Docfap, documento di fattibilità delle alternative progettuali, entro il 2025, così da presentare un'analisi costi-benefici delle alternative di tracciato individuate. Poi ci sarà il Dip, un documento in cui vengono individuate le caratteristiche e i requisiti dell'opera, e infine il Pfte, il progetto di fattibilità tecnico-economico che per l'intera Metro D vale 250 milioni di euro.
Attualmente i tecnici stanno ipotizzando fermate con banchine lunghe 75 metri e convogli lunghi 70 metri, che possono trasportare circa 500/750 persone. Si tratta di una metropolitana leggera (più piccola della Metro C) con treni senza conducente e frequenze che potranno oscillare da 90 a 130 secondi. Questo permetterebbe di trasportare almeno 20mila passeggeri all'ora per direzione di marcia.
Gli studi sul nuovo tracciato della linea D
L'obiettivo della Metro D resterà lo stesso: collegare la zona Nord Est della città con il quadrante Sud. Il progetto del 2010 prevedeva la partenza da Jonio, ma probabilmente il capolinea sarà spostato sulla Nomentana a ridosso del Raccordo, perché là dovrebbe essere realizzato il deposito dei treni. Il nuovo tragitto (ma si tratta, come abbiamo visto, di ipotesi) prosegue per via Ojetti, passa poi per Talenti, viale Adriatico, incrocia la Metro B a Jonio (alla quinta fermata), poi via Vaglia e val D'Ala, con l'interscambio con la ferrovia, e infine Villa Chigi e Nemorense, dove c'è lo spazio sotterraneo che permette ai treni di tornare al deposito di Nomentana. Questa è la prima tratta funzionale, circa 9 chilometri di tracciato.
I problemi su alcune fermate critiche della nuova metro
I problemi e le criticità iniziano dopo Nemorense. Il primo progetto prevedeva un interscambio con la Metro A a Spagna. Ma realizzare una stazione a Spagna comporterebbe costi elevatissimi. "La situazione era già critica nel progetto del 2010 e adesso lo è ancora di più", ha fatto sapere Roma Metropolitane. Non solo per problemi archeologici, ma anche per gli interventi di adeguamento per la norma antincendio nella stazione della Metro A, lavori che renderebbero quasi incompatibile l'allaccio con la D.
Le alternative per lo scambio tra Metro D e Metro A sono Barberini (la più semplice) oppure Flaminio. Scegliere di passare per Flaminio implica quasi certamente un passaggio per San Silvestro, nel cuore del centro storico di Roma. L'opzione Barberini, invece, renderebbe molto complicato un passaggio a San Silvestro. Un'altra stazione che dipende dalla scelta dello scambio con la A è quella di piazza Fiume, che però, ha assicurato Patanè, "è una priorità dell'amministrazione, è molto importante perché il carico di Fiume è molto rilevante".
Il punto fermo del tracciato è lo scambio con la Metro C di piazza Venezia e il cantiere della C prevede già la predisposizione per l'allaccio con la nuova linea. Dopo piazza Venezia il tracciato prevede il passaggio a Trastevere, a piazza Mastai, Ippolito Nievo e alla stazione Trastevere. Priorità per l'amministrazione sono poi l'incrocio a Eur Magliana con la Metro C e l'incrocio con la ferrovia a Villa Bonelli e l'arrivo a piazzale dell'Agricoltura, previsto come capolinea del progetto del 2010. Da lì, però, il tracciato dovrebbe continuare verso Sud. L'obiettivo è quello di trovare la sede di un altro deposito per i treni. Ma dopo la stazione di piazza Fermi (Marconi) l'assessore Patanè ha ammesso che il tracciato è ancora tutto da studiare e verificare.
(Mappa Odissea Quotidiana)