Metro C, Roma accelera sui cantieri: il progetto blindato per mantenere i fondi del governo Meloni
Non c'è tempo da perdere. Dopo il dietrofront dell'esecutivo sul possibile taglio di 425 milioni di euro per la realizzazione delle nuove fermate della Metro C, Roma vuole accelerare sulla partenza dei cantieri. La speranza del sindaco Gualtieri è di completare l'opera entro il 2033.
La conferma dei fondi stanziati dal governo Meloni sulla tratta T1, da piazzale Clodio alla Farnesina, e sulla T2, la Venezia-Clodio (quella toccata direttamente dai tagli dell'esecutivo), non consente al Campidoglio di perdere altro tempo. In altre parole, il piano non può essere modificato perché la progettazione di fermate alternative richiederebbe altri mesi di lavoro. Con buona pace dell'Assemblea Capitolina, che lo scorso 31 maggio aveva approvato all'unanimità una mozione che prevedeva lo spostamento della stazione di Chiesa Nuova, nel cuore del centro storico di Roma.
Il provvedimento presentato dal consigliere Francesco Carpano, Forza Italia, chiedeva di spostare la fermata in una zona più vicina a piazza Venezia, magari in zona piazza San Pantaleo/piazza della Cancelleria, tra piazza Navona e Campo dei Fiori. In altre parole, uno spostamento di circa 400 metri rispetto alla collocazione originaria di piazza Nuova.
Come detto, però, non c'è tempo per progettazioni alternative, dal momento che l'intenzione del Campidoglio è quella di far partire i cantieri nel più breve tempo possibile. Anche per evitare eventuali nuovi ripensamenti da parte del governo. In una riunione con l'assessore capitolino ai Trasporti, Eugenio Patanè, riportata dal quotidiano La Repubblica, i tecnici di Roma Metropolitane hanno confermato l'impossibilità di modificare il progetto con una nuova fermata al posto di Chiesa Nuova, che richiederebbe tempo e più soldi.
Un'altra ipotesi alternativa a Chiesa Nuova era la fermata di Largo Argentina, scartata per motivi archeologici. "La scelta di archiviare definitivamente la possibilità di anticipare la stazione della metro C da Chiesa Nuova in questo quadrante cittadino è un errore macroscopico. Per questo chiediamo al Sindaco Gualtieri e all’assessore Patané di fare immediatamente marcia indietro su quanto stabilito ieri e riconsiderare la possibilità di inserire la fermata Argentina-Sant’Andrea Della Valle all’interno della tratta T2 della metropolitana. È evidente, infatti, che ipotizzare una stazione in quest’area risulterebbe molto più utile in termini di mobilità, in quanto a trarne giovamento sarebbero sia zone di forte interesse turistico, come Piazza Navona e Campo dei Fiori, sia aree in cui è presente un cospicuo numero di uffici ed enti pubblici.Come se non bastasse, poi, c’è un ultimo elemento da non sottovalutare: l’assessore Patané ha considerato l’interferenza tra il cantiere della fermata di Chiesa Nuova e il passaggio su quello stesso punto della tramvia Termini Vaticano Aurelio?", scrivono in una nota i consiglieri di Azione Flavia De Gregorio, capogruppo in Assemblea Capitolina, Giuseppe Lobefaro e Maurizia Cicconi, consiglieri municipali.
La tratta T2 della Metro C è in fase di progettazione definitiva ed è lunga 3,8 chilometri e comprende quattro stazioni: Clodio/Mazzini, Ottaviano, San Pietro e, per l'appunto, Chiesa Nuova. Tra l'altro l'accelerazione sui cantieri della Metro C è anche uno dei motivi con cui il sindaco Gualtieri ha giustificato recentemente l'impossibilità di ripristinare in breve tempo il tram 19 sulla nuova via Ottaviano.
La Tratta T1, quella su cui si era abbattuta direttamente la scure dei tagli del governo Meloni, è quella che prevede la realizzazione delle fermate Auditorium e Farnesina. Il progetto definitivo dovrà essere inviato al Ministero dei Trasporti entro l'estate.
Sempre per quanto riguarda la Metro C sono quasi pronte le stazioni Porta Metronia e Colosseo, che saranno consegnate all'inizio dell'estate e saranno inaugurate, dopo i collaudi, tra settembre e ottobre 2025. Nel 2031, questa è l'augurio del sindaco Gualtieri, sarà pronta anche l'ambiziosa stazione-museo di piazza Venezia. In contemporanea, in teoria, partiranno i lavori per le tratte T2 e T1 della terza linea di metropolitana della Capitale.