Metro a Roma, scale mobili e ascensori fermi: sono 118 su 656 gli impianti bloccati
Continuano i disagi per i viaggiatori e le viaggiatrici che si muovono all'interno della città di Roma utilizzando i mezzi pubblici. Oltre agli inconvenienti alla viabilità che riguardano i treni e le metropolitane, infatti, cittadini e turisti che utilizzano tram, autobus e metropolitane per muoversi in città si trovano ogni giorno a fare i conti con i servizi, quasi sempre non efficienti e, talvolta, totalmente inattivi.
Se l'apertura, dopo oltre un anno di chiusura, della stazione della metropolitana della linea B di Policlinico; la messa su rotaie di nuovi treni nella linea Roma – Lido, che collega la città alla zona del litorale di Ostia e lo sguardo al futuro dei nuovi mezzi a guida autonoma ha fatto inizialmente sperare in un cambiamento, i numeri che sono arrivati in quest'ultima settimana di gennaio confermano le mancanze di cui soffrono i servizi della mobilità nella capitale.
Su 656 scale mobili e ascensori, 118 sono fermi
Secondo il Campidoglio, nella città di Roma su 656 impianti di traslazione, cioè scale mobili e ascensori, 118 sarebbero fermi, per le cause più disparate. Stando a quanto afferma in un articolo Il Corriere della Sera, sui 118 impianti inattivi, 73 sono fermi perché guasti o in attesa di revisione, mentre altri 45 sarebbero bloccati per mancanza del nullaosta degli organismi di controllo: potenzialmente, secondo quanto viene riportato dal quotidiano, questi servizi potrebbero ricominciare ad essere attivi fin da subito una volta effettuato il collaudo necessario.
La risposta dell'Ansfisa e le mancate manutenzioni di Atac
Non è tardata ad arrivare la risposta dell'Ansfisa, agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali che ha da poco preso il controllo dei servizi amministrati in precedenza da Ustif, l' ufficio speciale trasporti a impianti fissi.
Secondo la società, infatti, gli impianti in attesa del nullaosta per riattivarsi sarebbero "soltanto" 17: 8 nelle stazioni della linea A della metropolitana; 2 in quelle della linea B1 e B e 7 in quelle della ferrovia Roma-Lido. Specifica, inoltre, che le visite per i collaudi sono già programmate nei prossimi 10 giorni lavorativi. Gli altri impianti che, a questo punto, sono 101, sarebbero bloccati per ragioni tecniche estranee alla gestione di Ansfisa che dipenderebbero da alcune mancanze della municipalizzata dei trasporti romani Atac. Secondo Ansfisa, infatti, sarebbe mancata sia la manutenzione idonea degli impianti che la richiesta di visite da parte della stessa Ansfisa: a ciò si aggiungerebbe anche la presenza di prescrizioni a tutela della sicurezza che suggeriscono la sostituzione totale di alcune componenti degli impianti (fra cui quelle al sistema di frenatura di emergenza).
La situazione dei viaggiatori e delle viaggiatrici
Mentre inizia il rimpallo sulle responsabilità del blocco degli impianti all'interno delle stazioni della metropolitana, però, la situazione dei passeggeri e delle passeggere che utilizzano i mezzi pubblici per spostarsi nella città di Roma peggiora di giorno in giorno. Non bastano le dita delle mani, ad esempio, per elencare le stazioni della linea A della metropolitana con gli impianti bloccati (che sfiorano la metà delle fermate complessive) e anche nella linea B e B1, sebbene in numero minore, sono molti gli impianti fuori uso.
La linea della metropolitana C presenta precisamente in metà delle sue stazioni complessive impianti fermi, soprattutto ascensori. Non vengono risparmiate, infine, neanche le stazioni delle linee ferroviarie di Roma-Lido e di Roma-Viterbo: anche in questo caso, molti ascensori e alcune scale mobili continuano ad essere fuori servizio.