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Meloni riceve Don Coluccia a Palazzo Chiigi: “Solidarietà e gratitudine per lotta a criminalità”

Giorgia Meloni ha ricevuto Don Coluccia: “A nome del Governo ho voluto esprimergli la massima solidarietà e il pieno sostegno per l’infaticabile impegno nel condurre le sue battaglie quotidiane contro la criminalità organizzata, lo spaccio di droghe e l’illegalità”.
A cura di Enrico Tata
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La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha ricevuto a palazzo Chigi Don Antonio Coluccia, il prete che due giorni fa ha subito un agguato, sventato per fortuna, a Tor Bella Monaca. "A nome del Governo ho voluto esprimergli la massima solidarietà e il pieno sostegno per l'infaticabile impegno nel condurre le sue battaglie quotidiane contro la criminalità organizzata, lo spaccio di droghe e l'illegalità. A lui tutta la nostra gratitudine", ha scritto Meloni su X. La presidente ha anche concordato con Coluccia un giro nelle periferie romane per pianificare alcuni interventi a sostegno delle fasce fragili e deboli della popolazione.

Intanto gli investigatori stanno continuando le indagini sull'agguato avvenuto martedì pomeriggio in via dell'Archeologia. Il 28enne che ha tentato di investire il prete con lo scooter è stato individuato, ma c'è ancora da far luce sui possibili mandanti di quello che appare come un vero e proprio tentativo di intimidazione.

Ogni giorno Don Antonio Coluccia combatte il commercio di droga a Tor Bella Monaca e proprio via dell'Archeologia è una delle piazze di spaccio più importanti della città. Le attività del prete, le sue marce della legalità nelle strade del quartiere, disturbano i pusher della zona e il tentativo di investimento potrebbe essere un modo per tentare di impedirgli di continuare la sua lotta.

Ma il parroco ha promesso: "L'attentato non fermerà la mia battaglia contro la criminalità. Sto bene e sono rimasto illeso. Le mie passeggiate per la legalità sono contro la violenza e sono ispirate al Vangelo. Ieri pomeriggio, la persona in sella allo scooter prima di tentare di investirmi mentre attraversavo sulle strisce pedonali mi aveva minacciato. La mia presenza civile sulle piazze di spaccio, infastidisce i narcotrafficanti perché non potendo vendere la droga perdono anche 20 mila euro a sera",

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