Meloni non dà i soldi per il Giubileo, mancano 500 milioni di euro per Roma: la denuncia della Cgil
Per il Giubileo 2025 sono stati stanziati dall'esecutivo 1.766,8 milioni di euro, a cui si aggiungono altri 2.539.449.754 euro di investimenti privati e fondi europei (Pnrr) per un totale di 4.306.249.754,12 euro. Così si legge sulla Relazione tecnica sulle modifiche al programma dettagliato degli interventi per il Giubileo della Chiesa cattolica 2025. Un documento ufficiale che certifica gli investimenti del governo Meloni su questo evento così importante per la città di Roma. Ma i soldi, denuncia la Cgil, non bastano affatto.
Per ogni visitatore in arrivo a Roma per l'Anno Santo sono stati destinati in media 1,19 euro per l'accoglienza, 1,23 euro per i trasporti, 2,23 euro per la sanità e 2,69 euro per la sicurezza. All'appello, secondo il sindacato, mancano almeno 500 milioni di euro. Investimenti che il governo dovrebbe garantire, questa è la richiesta della Cgil, con la prossima legge di bilancio, il cui testo arriverà in Parlamento entro ottobre e sarà approvato entro dicembre.
Secondo Natale Di Cola, segretario Cgil Roma e Lazio, "purtroppo il tempo sta volgendo al termine. Occorre che il sistema di accoglienza e dei servizi della Capitale regga l’impatto di milioni di pellegrini. Serve, quindi, un cambio di passo da parte del Governo e delle istituzioni locali al fine di reperire maggiori risorse e costruire la partecipazione. Per far “funzionare” Roma mancano all’appello almeno cinquecento milioni di euro, a partire dal settore dei trasporti e della mobilità che rischia di essere il tallone d’Achille".
La prossima legge di bilancio, sostiene la Cgil, sarà quindi l'ultima occasione del governo Meloni per intervenire.
Il sindaco Gualtieri deve recuperare quel gap di partecipazione che è stata messa in secondo piano rispetto al crono-programma delle opere. A lui chiediamo di convocare le forze sociali, produttive e della società civile per condividere quel patto di comunità necessario a realizzare il "Giubileo dei Cittadini”, affinché l’anno giubilare e la sua fase preparatoria siano ricordati come un momento di rilancio della città, di lotta alle disuguaglianze, di miglioramento della qualità della vita e non di disagio. Cento giorni possono sembrar pochi, ma possono segnare la differenza tra la realizzazione, più o meno riuscita, di un evento e la reale rigenerazione della Capitale e del rapporto tra istituzioni e cittadini. Un’occasione da non perdere", sostiene Di Cola.
A partire dalla legge di bilancio 2022, si legge nell'ultima relazione del governo sui fondi giubilar, sono state assegnate risorse per la preparazione dell'Anno Santo. Nella finanziaria di due anni fa sono stati stanziati in totale 1335 milioni di euro, con la legge 112 del 10 agosto 2023, su "disposizioni urgenti in materia di organizzazione delle pubbliche amministrazioni, di agricoltura, di sport, di lavoro e per l'organizzazione del Giubileo della Chiesa cattolica per l'anno 2025", sono stati stanziati 211,8 milioni di euro e infine con la finanziaria del 2023 altri 220 milioni di euro, per un totale, come anticipato, di 1.766,8 milioni di euro di fondi stanziati dal governo guidato da Giorgia Meloni.