Meloni e Salvini tagliano i fondi per la Metro C, segnale “devastante” per il Giubileo: la denuncia del Pd
I tagli inseriti nella legge di Bilancio mettono a rischio, come denunciato dal sindaco Gualtieri, la realizzazione delle nuove fermate della Metro C di Roma. Fino a 425 milioni di euro già finanziati per il completamento dell'opera sono stati cancellati dal ministero dei Trasporti guidato da Matteo Salvini in nome della spending review.
Quali stazioni della Metro C di Roma sono a rischio
Ad essere danneggiata dai tagli inseriti nella Manovra è la tratta T1 della Metro C, che va da Farnesina a Clodio/Mazzini, ma la cancellazione dei fondi avrebbe ripercussioni anche sulla tratta T2, che comprende le stazioni di Clodio, Ottaviano, San Pietro e Chiesa Nuova. Attualmente, come noto, sono in corso i lavori di realizzazione della stazione-museo di piazza Venezia e sono quasi completati quelli per la realizzazione delle fermate Porta Metronia e Colosseo, che dovrebbero aprire a settembre 2025.
"Senza la completa copertura di entrambe le tratte garantita dal finanziamento pluriennale che viene tagliato la realizzazione della Metro dovrà fermarsi a Prati e a quel punto non solo i disagi per la città sarebbero immensamente più gravi ma se si decidesse un domani di ripartire fino a Farnesina non basterebbero più le risorse tagliate ma ne servirebbero molte di più", ha spiegato ai microfoni di Fanpage.it il deputato romano del Pd Andrea Casu, vicepresidente della Commissione Trasporti alla Camera dei Deputati.
Casu (Pd): "Se tagli confermati, un colpo devastante alla Capitale"
"Se fossero confermati i tagli, la presidente del consiglio Meloni sferrerebbe un colpo devastante alla Capitale nell'anno del Giubileo. E per questo sfideremo la destra a un confronto nella Commissione Trasporti che si terrà mercoledì alla Camera. Sarà la prima occasione parlamentare per affrontare il tema e chiedere al Governo di ritornare sui suoi passi e per trovare una soluzione che metta in sicurezza il finanziamento pluriennale già stanziato per la Metro C", ha spiegato ancora Casu.
"Il prossimo sarà un anno decisivo non solo per Roma, ma per l'Italia: saremo al centro del mondo e avremo gli occhi di tutti puntati. In un momento come questo, fare uscire il messaggio che la spending review del governo guidato da Giorgia Meloni ha come obiettivo proprio il taglio della Metro C di Roma genererebbe un messaggio fortemente negativo non solo per la Capitale, ma per tutto il Paese", ha dichiarato ancora l'esponente dem.
L'esponente dem: "Daremo battaglia in commissioni e in aula"
Secondo Casu "è inaccettabile che i tagli del Mit vengano tutti concentrati su un'opera così importante. Il Governo sta perdendo tempo e denaro inseguendo iniziative spot e demagogiche come i campi in Albania o sul progetto del ponte sullo Stretto, che non sapremo se mai vedrà la luce, e nel frattempo sceglie di maltrattare Roma in questo modo? Per questo daremo battaglia nelle commissioni Trasporti e Bilancio e poi in aula. Ci auguriamo, tuttavia, di riuscire a correggere questo orrore, perché ci sarebbe tutto il tempo. Quella della mobilità nella Capitale è già una situazione complicata e il blocco dei lavori della Metro C darebbe un segnale devastante da parte di Salvini e Meloni. Andrebbe nella direzione di un Governo che sceglie di colpire il diritto alla mobilità presente e futura, partendo proprio dalla Capitale d'Italia".
