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Mega navi da crociere a Fiumicino: la Royal Carribean si aggiudica l’asta per il nuovo porto

Maxi navi da crociera e Yacht di lusso nel nuovo progetto della Royal Caribbean. La società americana si è aggiudicata l’asta con 11 milioni. Rimangono i dubbi sull’impatto ambientale che ora non è più solo un’ipotesi.
A cura di Valerio Renzi
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Ora non c'è più nessun dubbio la Royal Carribean, l'azienda statunitense proprietaria delle navi da crociera più grandi del mondo a scelto Fiumicino. La società che si è aggiudicata la concessione che fu della società Iniziativa Portuali e che si candida a realizzare il nuovo porto turistico, è infatti la Fiumicino Waterfront. Si tratta di una srl controllata dalla Royal Carribean che ha sborsato 11.450.000 euro per vincere l'asta, con l'obiettivo dichiarato di rivedere il progetto del nuovo porto rendendolo compatibile con l'attracco delle maxi navi da crociera e orientando il porto all'accoglienza di yacht di lusso.

La realizzazione del nuovo porto turistico è un nodo aperto da oltre un decennio a Fiumicino. La struttura, autorizzata nel 201o dalla Regione Lazio prevedeva 1.500 posti barca, ma il progetto si è arenato nel 2013 lasciando in uno stato di abbandono la zona attorno al faro di Isola Sacra. Area che il progetto odierno punta ovviamente a riqualificare.

Ma tanti sono i dubbi sul futuro, a cominciare dall'impatto ambientale. Il sindaco di Fiumicino Esterino Montino ieri ha diramato una lunga nota in cui si legge: "Con la nuova assegnazione da parte del Tribunale, inizia una nuova fase per tutte le amministrazioni pubbliche e per la città legata non tanto alla solidità di un'azienda internazionale della valenza di Royal, quanto alla prospettiva che si apre per il nostro comune in termini di salvaguardia ambientale del nostro territorio, di accessibilità e integrazione tra la nuova infrastruttura, quelle più importanti già esistenti e il resto della città, di ricaduta in termini sociali ed economici, di occasioni di lavoro e di sviluppo produttivo".

Insomma l'amministrazione comunale non vuole rinunciare a dire la sua: "Una ricaduta che deve evolversi evitando non solo un impatto troppo gravoso sulla città stessa, ma anche scongiurando l'immissione di un corpo assolutamente distaccato ed estraneo alla vita economica e sociale della città. Aspetteremo le proposte che dovranno essere presentate, le vaglieremo con scrupolo coinvolgendo l'intero consiglio comunale e il tessuto sociale della città e daremo il nostro contributo, come istituzione locale, in stretto rapporto con la Regione e con lo Stato che rimane comunque titolare della competenza definitiva sul demanio marittimo".

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