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Medici gli salvano la vita con un cuore artificiale: l’operazione al San Camillo

Le condizioni dell’uomo di erano aggravate così i medici gliene hanno impiantato un cuore artificiale in attesa del trapianto.
A cura di Beatrice Tominic
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Una bella notizia arriva in questo secondo giorno del 2025. I medici dell'ospedale San Camillo di Roma hanno salvato la vita ad un paziente di 59 anni, impiantandogli un cuore artificiale. Si trovava in condizioni critiche, l'operazione non poteva più essere rimandata. Così si è optato per il cuore artificiale: quelli disponibili raggiungono soltanto la metà dei potenziali ricettori.

Ad operarlo il cardiochirurgo Giampaolo Luzi: "Rischiava molto, così abbiamo deciso di candidarlo a impianto di cuore artificiale totale".

Il trapianto del cuore artificiale al 59enne al San Camillo

A riportare la vicenda è stato il Corriere della Sera  a cui lo stesso Mohamed Agoumi ha raccontato del trapianto. "Prima non potevo fare due passi perché avevo paura che il mio cuore smettesse di battere, parlavo con l'affanno – ha spiegato il cinquantanovenne – Negli ultimi tre mesi ero peggiorato. Ora sto bene".

Il cinquantanovenne presentava uno scompenso cardiaco avanzato dovuto a cardiopatia ischemica e la sua vita era in pericolo. "Non poteva più aspettare – ha spiegato Giampaolo Luzi, diventato primario del reparto di Cardiochirurgia del San Camillo tre mesi fa – Lo abbiamo quindi candidato al trapianto di cuore artificiale totale, per supplire la funzione deteriorata di entrambi i ventricoli".

Cos'è il trapianto di cuore artificiale e come funziona

Il cuore artificiale che è stato impiantato nel cinquantanovenne funziona esattamente come un cuore normale. "La novità recente è che le parti a contatto con l'organismo, pur trattandosi di un cuore artificiale, sono biologiche – ha aggiunto il professor Luzi – Teoricamente l'utilizzo della macchina è previsto per 6 mesi, ma c'è chi lo ha da anni, invece". Inoltre, una difficoltà di questo organo artificiale è dovuta alle dimensioni. "Il cuore è molto grande, il candidato per riceverlo deve avere un torace di grandi dimensioni".

La lista dei trapianti: "Serve il doppio delle donazioni"

Nel frattempo continuano ad allungarsi le liste dei richiedenti, ma i cuori disponibili sono appena la metà di quelli necessari. Questo è dovuto, da una parte, alla difficoltà di riutilizzarli, dall'altra ad una cultura che ha reso più restii alle donazioni di questo organo. "Le donazioni dovrebbero più che raddoppiare per accontentare tutti".

Nel frattempo, per il cinquantanovenne è arrivata la soluzione provvisoria: "Ora aspetto il trapianto vero, fino a quel momento dovrò ricordarmi di ricaricare la batteria del mio cuore, come se fossi un'auto elettrica", ha aggiunto.

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