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Covid 19

Medici di base potranno fare tamponi a domicilio: l’ipotesi della Regione Lazio

Presto i medici di famiglia potrebbero effettuare tamponi a domicilio. “L’ipotesi sarà discussa domani nel tavolo con la Regione”, fanno sapere a Fanpage.it dalla Federazione italiana medici di famiglia. L’assessore regionale alla sanità, Alessio D’Amato, punta nel frattempo ad aumentare i posti letto a disposizione. Nei prossimi giorni saranno attivati nei diversi ospedali 400 posti in più dei 1421 previsti.
A cura di Alessandro Rosi
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Immagine di repertorio (La Presse)
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Le vie per effettuare un tampone saranno presto sempre di più nel Lazio. E tra queste ci potrebbe essere la possibilità che i medici di famiglia si rechino a casa di chi ha i sintomi. In questo modo si eviterebbero file e presenze negli spazi chiusi, oltre ad agevolare chi ha difficoltà negli spostamenti. Di questa ipotesi la Fimmg, federazione italiana medici di famiglia, ne discuterà domani in un tavolo con la Regione. "Si parlerà del rinnovo dell'accordo collettivo nazionale, dei tamponi rapidi presso gli studi dei medici di base, ma anche dell'ipotesi di effettuare tamponi a domicilio", fanno sapere a Fanpage.it dalla Fimmg.

Entro metà novembre 1500 posti letto in più

Aumentare i posti letto è le priorità per la Regione Lazio e l'assessore regionale alla sanità, Alessio D'Amato. Nei prossimi giorni saranno attivati per la rete ospedaliera Covid-19 i primi 400 posti letto dei nuovi 1421 previsti. Coinvolti diversi ospedali, tra cui Santo Spirito, Vannini, Pertini e Grassi di Ostia. Oltre a questi, l'unità di crisi sta cercando di "attivarne altri 1500 entro la metà di novembre", indica D'Amato. Che poi prosegue: «L’obiettivo del sistema sanitario regionale è quello di continuare a salvare vite umane tenuto conto che abbiamo uno dei più bassi livelli di letalità".

Nuovi 150 posti negli hotel per chi non ha posto per la quarantena

Per chi non può passare a casa la quarantena, ci saranno altri 150 posti negli hotel. La disponibilità è arrivata da alcune strutture all'Aurelio e a Capannelle. Che si aggiungono allo "Sheraton", dove nei mesi scorsi sono stati ospitati diversi cittadini e che si appresta ad aumentare i posti a disposizione, arrivando a 300. D'Amato rassicura: "Roma e il Lazio stanno tenendo, tutti gli operatori del servizi sanitario, a partire dall’area dell’emergenza-urgenza, dei soccorsi e dei dipartimenti di prevenzione, stanno facendo uno sforzo straordinario per mettere in sicurezza il sistema e tutelare la salute dei cittadini".

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