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Mattia, investito e ucciso a 14 anni: “Il 22enne al volante andava 3 volte più veloce del limite”

La Procura di Roma chiederà il giudizio immediato per il 22enne che dovrà rispondere di omicidio stradale aggravato. È lo scorso 8 giugno quando Mattia Roperto attraversa via Cilea all’Infernetto, dove abita, e viene investito in pieno da un’auto. L’impatto non ha lasciato scampo al ragazzino di 14 anni che stava facendo una passeggiata con due amici.
A cura di Redazione Roma
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La Procura di Roma chiederà il giudizio immediato per il 22enne che ha investito e ucciso Mattia Roperto, il ragazzino di 14 anni investito e ucciso l'8 giugno del 2020 in via Francesco Cilea all'Infernetto, periferia sud di Roma. Lo ha deciso Andrea Cusani, il pubblico ministero titolare dell'inchiesta, al termine delle indagini. Il conducente dell'auto dovrà rispondere dell'accusa di omicidio stradale aggravato: quando ha investito Mattia andava tre volte più forte del consentito, con un'andatura di circa 90 chilometri orari quando il limite è 30.

L'accusa di omicidio stradale per l'investimento di Mattia Roperto

"Non ho visto quel gruppo di ragazzini e me li sono trovati davanti all'ultimo momento", si è giustificato il giovane conducente dell'auto parlando degli attimi prima in cui ha travolto Mattia e i due amici che si trovavano con lui. Secondo l'accusa se fosse andato più piano avrebbe potuto evitare l'incidente. Ora rischia una pena tra i 5 e i 10 anni di detenzione.

La lettera della mamma di Mattia

Ai funerali di Mattia una folla di amici e parenti, i compagni di classe di Mattia (iscritto al Liceo Democrito) e le loro famiglie. Ma soprattutto le parole della mamma, Antonella, indirizzate al figlio: "Nel lungo viale della vita avresti affrontato tante tappe, lo immagino, e fatto tante esperienze, portando con te la mamma, il papà e il tuo fratellino e, sicuramente, ne sono certa, i tuoi amici di sempre. In ogni secondo che mi resterà di vivere qui mi chiederò cosa avresti fatto tu, che scelte avresti fatto, che percorsi intrapreso, l'uomo che saresti diventato. Mi immaginerò i tuoi sorrisi, i tuoi abbracci e i tuoi mille volti. Ma oggi, mentre ti salutiamo per l'ultima volta qui tutto insieme, Matti, voglio immaginare di festeggiare quelli che sarebbero stati i tuoi momenti più belli perché dopo non avrò più alcuna occasione per festeggiarli e non vorrò festeggiarli. Eccoti, ti vedo qui, con tutti noi. Bello come il sole per i tuoi 18 anni, per la tua maturità. Maestoso e fiero per la tua laurea. Elegante e con il cuore colmo d'amore per una donna, magari l'amore di una vita. Oggi, seppur piangiamo di tristezza, piangiamo anche di commozione nel festeggiare la tua vita con la responsabilità più che mai oggi di viverla tutti anche un po' per te, se non è possibile viverla con te".

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