Matias ucciso a 10 anni dal papà: convalidato l’arresto per Mirko Tomkov
La giudice ha convalidato l'arresto di Mirko Tomkov, accusato di aver ucciso suo figlio di dieci anni. La gip di Velletri Savina Poli ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare in carcere per il reato di omicidio. Il quarantaquattrenne sarà trasferito una volta dimesso dall'ospedale Belcolle di Viterbo, dove si trova ricoverato da giorni, piantonato dalle forze dell'ordine, che lo sorvegliano giorno e notte. Ascoltato nelle scorse ore, è apparso lucido e vigile durante l'interrogatorio che è durato circa un'ora e al termine del quel la giudice ha stabilito la convalida. Sua moglie lo aveva denunciato per violenze commesse sotto l'effetto di alcol e nei suoi confronti il Tribunale di Viterbo aveva emesso un divieto di avvicinamento alla famiglia e ai luoghi da essa frequentati. La marescialla dei carabinieri Stefania Andolfi, una delle persone che sono state vicine alla donna, ha dichiarato alla stampa: "Ci eravamo sentite pochi giorni fa, ma non aveva segnalato nulla di strano".
La camera ardente e i funerali di Matias
La salma del piccolo Matias ha ricevuto il nulla osta dopo l'autopsia ed è stata consegnata alla famiglia. Oggi pomeriggio ha aperto la camera ardente del bambino nella chiesetta del cimitero di Vetralla, che resterà allestita fino all'inizio dei funerali, che saranno celebrati a partire dalle ore 10 nella chisa Santa Maria del Soccorso. Le esequie, alle quali parteciperanno gli amichetti e i compagni di classe del bambino per dargli l'ultimo saluto, saranno interamente a carico del Comune.
Matias ucciso dal padre con una coltellata alla gola
Secondo quanto ricostruito finora in sede d'indagine in merito ai tragici fatti che hanno scosso il Viterbese, nel primo pomeriggio di martedì 16 novembre scorso la madre del bambino Mariola Rapaj è rientrata a casa dal lavoro intorno alle 15.30 e ha trovato Matias esanime nella camera da letto, mentre l'ex era privo di sensi in un'altra stanza. Tomkov, raggiunto il bambino quando era solo citofonando all'abitazione, gli avrebbe tappato naso e bocca con dello scotch per impedirgli di cheidere aiuto, per poi colpirlo alla gola con un coltello da cucina.