Massacrata di botte da un uomo al Pigneto: “Ho chiesto aiuto, dalle finestre urlavano di stare zitta”
Una donna di trentasei anni è stata massacrata di botte da uno sconosciuto mentre tornava a casa. È accaduto a Roma, nella notte tra mercoledì e giovedì, al Pigneto. In un'intervista rilasciata a la Repubblica, la donna ha raccontato la dinamica del pestaggio. L'aggressore è riuscito a fuggire: sul caso indagano gli agenti della Polizia di Stato, ma per il momento dell'uomo non c'è ancora traccia e non è stato ancora arrestato.
La donna ha raccontato al quotidiano di essere stata aggredita mentre era sul portone di casa. Era l'una e 35 di notte, e lui con una scusa l'ha avvicinata, dicendo di conoscerla. Lei ha smentito, ha tirato dritto, ma lui l'ha seguita. Quando è arrivata davanti il suo portone, lui le ha impedito di entrare, e si è scagliato contro di lei come una furia.
"Mi ha buttata in terra, ha cercato di mettermi le mani in tasca per prendere il telefono, ma non ci è riuscito. Così ha iniziato a colpirmi sull'occhio sinistro, sulla mandibola, sul labbro. Mi ha anche morso una mano". Cinque, sei pugni in faccia. "urlavo a squarciagola, con tutto il fiato che avevo: ‘Aiuto, aiuto. Aiutatemi'. Non sono svenuta per miracolo, nonostante abbia incassato cinque o sei pugni in faccia. Diversi residenti nei palazzi vicini si sono affacciati alle finestre, ma gridavano di far silenzio. Devo ringraziare due ragazzi che sono scesi e sono venuti a soccorrermi".
La 36enne è andata all'ospedale Vannini, dove è stata curata e poi dimessa. Ha sporto denuncia agli agenti del commissariato di Porta Maggiore, descrivendo l'aggressore e fornendo elementi utili alla sua identificazione. L'uomo non è stato ancora arrestato e le indagini sono ancora in corso. Da capire se nella zona possano esserci delle telecamere di sorveglianza che hanno ripreso la scena e potrebbero dare una svolta alle indagini.