Massacra di botte la ex e le distrugge il telefono: “Così non puoi chiedere aiuto a nessuno”

L'ha massacrata di botte in macchina, parcheggiati in piazza. Con una mano provava a tapparle la bocca, con l'altra prendeva a pugni l'ex ragazza. È quanto accaduto nei giorni scorsi ad Albano Laziale, dove un ragazzo di 20 anni ha aggredito la ex fidanzata di 21 dopo averle distrutto il telefono: "Così non puoi chiedere aiuto".
Massacra di botte la ex: cosa è successo
I fatti, come anticipato, risalgono a qualche giorno fa, nella serata di lunedì, e sono avvenuti ad Albano Laziale. I due, un ragazzo di 20 anni e la ex di 21, si trovavano all'interno di un'automobile parcheggiata in piazza quando una pattuglia dei Carabinieri della Compagnia di Castel Gandolfo a Cecchina di Albano Laziale, sui Castelli Romani, a pochi passi della capitale.
I militari stavano transitando nella zona di piazza XXV Aprile quando hanno notato l'automobile e si sono avvicinati. All'interno c'era il ragazzo che, sporto dal finestrino, stava tappando la bocca alla giovane mentre con la mano libera la prendeva a pugni. La ventunenne era seduta in macchina, fra le mani aveva il cellulare distrutto appositamente dal ventenne, per evitare che potesse chiamare i soccorsi. Intorno a loro un gruppo di adolescenti stava assistendo impassibile alla violenza.
Come sta la ragazza di 21 anni
Una volta arrivati i soccorsi, la giovane è stata sottoposta alla prime cure mediche. Ha riportato lesioni guaribili in 10 giorni. È stata proprio lei a raccontare con voce flebile e tremante le violenze subite per futili motivi e quelle psicologiche che è stata costretta a patire durante la loro relazione quando il giovane le controllava ossessivamente i suoi profili sui social network e tutti i messaggi inviati ad amici e parenti.
L'arrivo dei soccorsi
Non appena si sono avvicinati i carabinieri, il ragazzo ha iniziato a scappare. Già noto dai militari per precedenti simili e attualmente già sottoposto alla misura cautelare dell'allontanamento dalla madre, sorella e nonna, per averle aggredite, è stato in breve tempo rintracciato dai carabinieri, che lo hanno raggiunto nella boscaglia della vicina stazione ferroviaria, dove si era nascosto nella boscaglia. Ed è stato arrestato.