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Massacra di botte e tenta di violentare la compagna: “Questo perché non puoi darmi dei figli”

La vittima è una ragazza di ventiquattro anni di nazionalità ucraina. Soccorsa in strada al Laurentino da un gruppo di passanti in ospedale ha raccontato la sua storia. Ora si trova in un centro antiviolenza.
A cura di Redazione Roma
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Una ragazza di ventiquattro anni di nazionalità ucraina si è presentata all'ospedale Sant'Eugenio di Roma coperta di lividi su tutto il corpo. A picchiarla, ripetutamente, sarebbe stato il compagno, un connazionale. La ragazza secondo il modo di vedere dell'uomo non potendo avere figli, la ragazza avrebbe meritato quella punizione. La giovane è arrivata in ospedale dopo essere stata soccorso da alcuni passanti in zona Laurentina, mentre si aggirava per le strade del quartiere, riuscendo a malapena a camminare.

La storia della giovane, che da quattro anni vive in Italia, è raccontata oggi dalle pagine della cronaca di Roma del quotidiano la Repubblica. La ventiquattrenne, dopo le prime cure mediche ed essere stata ascoltata dalle forze dell'ordine, è stata trasferita in un centro anti violenza per essere seguita e protetta.

Secondo il racconto della giovane le violenze sarebbe iniziate subito dopo che erano emerse problemi di fertilità della ragazza. Botte, violenze sessuali, minacce di morte anche con un coltello, capelli tagliati con la forza come ulteriore forma di umiliazione. Il suo compagno al momento è a piede libero: la ragazza ancora non ha formalizzato denuncia e le forze dell'ordine stanno investigando per trovare riscontri alla testimonianza resa in ospedale.

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