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Mario Brega, 100 anni dalla nascita di un mito: le frasi più famose dell’attore simbolo della romanità

Mario Brega, Florestano Brega all’anagrafe, è nato a Roma il 25 marzo 1923 e morto il 23 luglio del 1994 a causa di un infarto. Ecco le sue frasi più famose.
A cura di Enrico Tata
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Mario Brega, Florestano Brega all'anagrafe, è nato a Roma il 25 marzo 1923 e morto, sempre a Roma, nella sua casa di via Oderisi da Gubbio, quartiere Marconi, il 23 luglio del 1994 a causa di un infarto. Nel 2023, quindi, si festeggia il centenario dalla nascita e davanti alla sua vecchia abitazione è stata scoperta una targa in suo ricordo.

Al cinema ha recitato ruoli rilevanti e drammatici in ‘Per un pugno di dollari', ‘Per qualche dollaro in più' e ‘Il buono, il brutto e il cattivo', la cosiddetta ‘trilogia del dollaro' di Sergio Leone. Ma è con Carlo Verdone che Brega è diventato un mito, un simbolo della romanità.

Proprio Verdone ricorda così perché ha scelto di coinvolgerlo nei suoi film: "Era un omone enorme, con la faccia veramente dura. Eravamo a casa di Leone e stavamo discutendo su chi potesse fare il ruolo di mio padre in ‘Un Sacco Bello', il padre di Ruggero, il figlio dell'amore eterno. Ad un certo punto sento: ‘Aho a Sergio guarda t'ho portato i carciofi, le arance e melanzane, l'olio che arriva dalla Calabria'. Dico: ‘Sergio, ma questo è Mario Brega'. Ma eccolo, è lui il padre di Ruggero. E Brega: ‘Ma me voi fa fare un ruolo. Bello, vie qua, fatte abbraccià'".

Così Mario Brega ha recitato nel ruolo del padre di Ruggero in ‘Un Sacco Bello', film del 1980. Questa una delle scene più famose: la fidanzata di Ruggero/Verdone avverte il suocero: ‘guarda che io a mio padre gli ho già sputato in faccia, attento fascio che non ci metto niente'. E Brega: ‘A me fascio? a zocc…, io mica so comunista così, so comunista così', alzando prima il pugno e poi entrambi pugni.

‘Io so l'unico che ha menato Gordon Scott', ha raccontato in più di un'occasione Brega. Gordon Scott era un famoso attore degli anni '60, famoso per i ruoli di Tarzan, Maciste, Ercole. Racconta Brega: ‘Stavamo facendo le prove per un combattimento in un film. Poi tornavo a casa e mi vedevo dei lividi e ho pensato: ‘Ma non è che questo fa sul serio?'. Allora il giorno dopo vado da lui e gli faccio: ‘Ma vuoi fare a cazzotti sul serio? Avanti: due cazzotti io, due cazzotti te. In guardia cornuto. Glie parto con un destro, gli ho rotto il naso, gli ho frantumato le mucose, m'è cascato davanti come Gesù Cristo. Gli ho detto: ‘Alzate a cornuto, alzate'. Non s'è alzato'. Un aneddoto che Mario Brega, nei panni del droghiere Augusto, ha raccontato, seppure modificato, nel film Borotalco del 1982.

Sempre di Borotalco è un'altra memorabile battuta di Mario Brega/Augusto, quella del prosciutto e delle olive. Fa assaggiare una fetta di prosciutto crudo "dolce, un zucchero" a Verdone, poi gli propone le olive: "Senti st’olive, queste so’ greche. Greche!”. "Non era scritta così. È nata grazie al grande Mario Brega che si inventò che queste olive erano greche. E io lo rimarcai, venne fuori una cosa che ha fatto molto ridere!", ha raccontato Verdone.

Un altro ruolo famoso è quello del ‘Principe' in ‘Bianco, rosso e verdone', film di Verdone del 1981. Il principe accosta il suo tir e aiuta Verdone a fare l'iniezione alla nonna, la sora Lella. Anche in questo caso, la battuta è celebre: ‘Sta mano poesse fero e poesse piuma. Oggi è stata piuma'.

Un altro ruolo celebre di Mario Brega è quello di Arturo Marchetti, il padre di Mario/Claudio Amendola in ‘Vacanze di Natale'.

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