Margaret Spada morta dopo un intervento al naso, i medici indagati tornano ad operare in un altro studio

Avrebbero ripreso a lavorare i due medici che stavano per operare Margaret Spada, la ventiduenne di Lentini arrivata a Roma per sottoporsi ad un piccolo intervento estetico al naso nello studio di Fonte Ostiense. Sui fatti sono ancora in corso le indagini, ma nel frattempo, a quattro mesi dalla morte della giovane, avvenuta al Sant'Eugenio il 4 novembre scorso, dove è stata portata d'urgenza dopo essersi sentita male nell'ambulatorio tre giorni prima, sarebbero tornati operativi.
I medici dello studio in cui si è sentita male Margaret Spada tornano ad operare
Mentre lo studio di Fonte Ostiense, quello in cui si è sentita male Margaret Spada, morta tre giorni dopo, ha ancora i sigilli e le indagini sono ancora in corso, i medici indagati per la morte della giovane sarebbero tornati ad operare. A renderlo noto è stato il Corriere della Sera a cui, chiamando lo studio di cui è titolare il fratello di uno dei due, è stata offerta la possibilità di essere operati proprio da uno dei due chirurghi indagati. "Se mi lascia il suo contatto – avrebbe detto la segretaria – La faccio chiamare per una visita con M.", che, come viene sottolineato dalla segretaria, ha ripreso ad operare a Roma.
Attenzione, però: i medici non stanno facendo niente che non possano fare. Sebbene siano indagati, possono continuare a svolgere la loro professione in tranquillità. Come precisa la testata, l'Ordine dei medici capitolini non può adottare provvedimenti se non dopo la sentenza di terzo grado o dopo esplicita richiesta della Procura che, però, non ha chiesto di sospendere la loro attività.
Le clienti dei medici indagati
Una decisione, quella di non sospendere visite e appuntamenti, che gioverà a molta della clientela più affezionata dei due medici. Alcune persone sottoposte agli interventi nell'ambulatorio hanno lamentato comportamenti non consoni come quello di fumare durante le operazioni. "Dopo l'iniezione di anestetico hanno iniziato a tremarmi labbra e arti. Ho avuto paura. Sapendo quello che è successo a lei, mi vengono i brividi", ha raccontato una di loro a Fanpage.it. Un'altra, invece, ha raccontato a Fanpage.it di non essersi sottoposta più all'intervento: "Ho inventato una scusa e cancellato l'operazione. Non so più neanche se voglio sottopormi all'operazione".
Molte altre, però, si sono schierate immediatamente con i due medici. "Chi non vi conosce non sa", hanno scritto alcune sotto ad una foto condivisa sui social nella pagina di uno dei due medici indagati. "Sono di un'umanità infinita e vi posso dire che il loro lavoro lo fanno per passione e non per soldi", hanno spiegato altre. "La loro professionalità si muove con umanità e umiltà: la mia esperienza è stata soltanto positiva".
Una frase che non può essere condivisa dalla famiglia e dal fidanzato della giovane, che l'aveva accompagnata a Roma dalla Sicilia per sottoporsi alla visita e all'intervento. È stato proprio lui a raccontare cosa è successo mentre la giovane si trovava nell'ambulatorio pronta per essere operata, mettendo a disposizione delle autorità anche un video. "Mi hanno chiamato perché stava male, poi mi hanno offerto un caffè", ha spiegato.
L'intervento nell'ambulatorio di Fonte Ostiense
La ragazza, per cause ancora al vaglio degli inquirenti, si è sentita male dopo aver ricevuto l'iniezione di anestetico. Le manovre di emergenza, secondo i primi accertamenti, sono risultate errate. E non sarebbe stato utilizzato il defibrillatore, nonostante fosse presente nello studio.
In alcuni messaggi fra la segretaria e la giovane, la prima le dava il permesso di mangiare prima dell'operazione. E così Margaret Spada aveva fatto, concedendosi un panino poco prima dell'intervento. Proprio il cibo potrebbe averle causato una "polmonite ab ingestis", portandola all'arresto cardiocircolatorio.
Le indagini in corso
Nel frattempo, le indagini non si arrestano. I due medici risultano indagati per omicidio colposo, in un'inchiesta di cui è titolare la pm Eleonora Fini. Un secondo medico legale è stato nominato per la perizia ed è stata anche presentata un'interrogazione parlamentare da parte del pentastellato Filippo Scerra: "Al ministero della Salute chiediamo maggiori controlli".