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Margaret Spada morta dopo una rinoplastica, l’assistente del medico indagato: “Non l’ha operata lui”

“Noi non conosciamo la ragazza, il dottore opera solo in clinica – ha assicurato una collaboratrice che lavora nell’ambulatorio di Fonte Ostiense dei due medici indagati per la morte della 22enne Margaret Spada, avvenuta lo scorso 7 novembre – Non l’ha operata lui”.
A cura di Beatrice Tominic
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A sinistra Margaret Spada.
A sinistra Margaret Spada.

"Abbiamo 200 disdette: state dando la colpa a chirurghi che non c'entrano niente – ha spiegato una collaboratrice dello studio a cui si è rivolta per una rinoplastica Margaret Spada, la ventiduenne morta a tre giorni dall'intervento – Il dottore opera soltanto in clinica, non è assolutamente lui il medico che l'ha operata!". E sull'ambulatorio chiuso proprio da ieri, sottolinea: "Non è sotto sequestro, ci sono dei lavori in corso".

La giovane era partiti da Lentini, in provincia di Siracusa, per la capitale insieme al fidanzato per sottoporsi all'operazione. Aveva scoperto l'ambulatorio online, con una pubblicità sui social. Una volta arrivata in studio, secondo gli approfondimenti svolti fino ad ora, sarebbe stata sottoposta ad anestesia e si è sentita male: a testimoniare l'accaduto anche un video di pochi secondi girato dal fidanzato in cui si vedono i medici procedere nel tentativo di rianimazione. È stata poi portata d'urgenza in ospedale ed è morta, dopo tre giorni di agonia.

La collaboratrice dei medici indagati: "Siamo alterati, ci stanno facendo saltare gli interventi e visite"

A raccogliere la testimonianza della collaboratrice dei medici indagati, Olga Mascolo per il programma televisivo Storie Italiane. "Ma che ne sappiamo noi di chi l'ha operata? – ha spiegata alla giornalista la collaboratrice – Il dottore opera solo in clinica. Ed ora è molto arrabbiato: stamattina ci sono arrivate più di 200 disdette, annullamenti, accertamenti. Ma lui non c'entra niente".

Poi si chiede perché sia stata data la colpa ad un giovane chirurgo: "Lui opera in clinica, in ambulatorio si fanno solo piccoli interventi – ha sottolineato ancora – Non conosciamo questa ragazza: tramite mie conoscenze al Sant’Eugenio, ho saputo che aveva altre patologie", ha poi aggiunto, provando a smentire quanto sempre sostenuto dalla famiglia, rientrata in Sicilia. Come ha dichiarato tramite l'avvocato, Alessandro Vinci, infatti, la ventiduenne era una ragazza sana, senza alcun problema di salute.

Gli accertamenti sulla morte di Margaret Spada: “È successo dopo l’anestesia”

"L'intervento non è nemmeno iniziato, quindi è successo qualcosa durante l’anestesia", ha spiegato ancora. Effettivamente anche i Nas, secondo quanto ricostruito fino ad ora, non escludono possa essere accaduto durante l'anestesia. Una prova importante, in tal senso, potrebbe essere rappresentata proprio dal video girato dal fidanzato della giovane, poco prima dell'intervento.

L'autopsia è attesa per la giornata di venerdì, si terrà al policlinico di Tor Vergata. Nel frattempo gli inquirenti hanno ascoltato la testimonianza del fidanzato della giovane.

Indagini in corso: si cercano documenti sull’intervento di rinoplastica alla 22enne

Nel frattempo gli accertamenti continuano. I due medici sono indagati con l'accusa di omicidio colposo, lo studio è stato posto sotto sequestro. Nel corso delle verifiche, però, mancherebbero dei documenti essenziali per effettuare questo genere di operazioni: tutti i documenti necessari, come la cartella clinica, registrazione dell'intervento o attestazione sul consenso informato sottoscritto dalla ragazza, non sarebbero ancora stati ritrovati. 

Oltre ad essere indagati per quanto accaduto alla ventiduenne, nei confronti dei medici sono scattati accertamenti anche da parte dell'Ordine dei Medici, che vuole verificare le modalità con cui è stata svolta la pubblicità dello studio sui social network, su Tik Tok. "Per promuovere la propria attività – precisa il professore Antonio Magi, presidente dell'Ordine dei Medici di Roma a Fanpage.it – Occorre essere in possesso dell'autorizzazione dell'Ordine stesso. Bisogna seguire poche regole ferree: pena provvedimenti nei confronti dei diretti interessati, da un avvertimento fino alla radiazione dall'albo".

Una ex cliente dell'ambulatorio: "Con loro mi sono trovata benissimo"

Intervistata da Storie Italiane anche una cliente che si è sottoposta all'intervento nello stesso ambulatorio: "Era un'operazione importante, ma sono stata seguita nel pre e nel post operazione in maniera ineccepibile, con professionalità da parte di tutto lo staff – ha raccontato – Ero cosciente che andavo a fare un intervento non in clinica ma in ambulatorio: quando entri dentro ti rendi conto delle differenze sostanziali tra una clinica e un appartamento e questo è evidente agli occhi di tutti. Ma non posso dire di aver avuto un’esperienza negativa".

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