Marco Pannone pestato in un pub di Londra: “Ha riconosciuto i genitori, ma è ancora grave”
Ha riconosciuto i suoi genitori, la mamma Enza e il papà Giuseppe, ma secondo i medici è ancora molto grave: questo è quanto dichiarato dalla Pro Loco di Fondi su Marco Pannone, il ragazzo di 25 anni pestato e ridotto in fin di vita all'inizio dello scorso dicembre, davanti al pub di Londra in cui lavorava. Stava per staccare dal turno di lavoro come ogni sera, quando avrebbe chiesto ai ragazzi che ancora si trovavano nel locale di liberare i tavolini e le sedie per riordinare prima della chiusura.
"È stato aggredito senza alcun motivo da queste persone sicuramente alterate e ubriache: non potevano essere lucidi", ha spiegato il suo insegnante di kickboxing all'indomani della tragica aggressione.
Le condizioni di salute di Marco Pannone
"Secondo quanto riferito dai familiari, che ringraziano di cuore tutti per la generosità e il calore umano dimostrato, Marco continua ad essere alimentato in maniera artificiale, non potendo né mangiare e né bere, ma adesso respira in maniera autonoma", hanno continuato a spiegare all'interno della nota dalla Pro Loco.
Secondo quanto riportato, Pannone dovrà subire ancora molti e delicati interventi, soprattutto alla testa: è proprio quello il punto in cui è stato colpito più duramente. Nel frattempo, proprio la Pro Loco, ha provveduto a portare avanti una raccolta fondi per aiutare Marco e i suoi familiari: "È stato effettuato un quarto bonifico di 830 euro – hanno scritto – La somma totale raccolta arriva così a 9.964,00 euro".
La famiglia, che inizialmente si era sentita abbandonata da tutti, Consolato compreso, oggi può contare su questa corsa di solidarietà nei confronti del giovane. Nel frattempo oltremanica continuano le indagini: a pochi giorni dal pestaggio Scotland Yard ha diffuso la foto di un sospettato.