Marco Doria: “Ho denunciato irregolarità nel verde e mi hanno ucciso il cane. Raggi? Non l’ho vista”
Due anni di minacce per Marco Doria, presidente del Tavolo per la riqualificazione dei parchi e delle ville storiche di Roma. Una situazione che ha denunciat "Mi hanno messo nel mirino e continuano ad alzare il livello – ha spiegato in un'intervista rilasciata al quotidiano la Repubblica – Ora comincio ad avere paura".
Ma perché si troverebbe sotto attacco? A suo modo di dire per aver denunciato irregolarità e problemi sottaciuti, un'azione che non sarebbe gradita . "Ho trovato tante cose che non funzionano nella gestione del verde capitolino. Era in stato di abbandono. Troppe irregolarità. Le ho evidenziate a chi di dovere e così è iniziato il mio incubo". Doria ha denunciato "discariche abusive nel cuore di Villa Pamphilj, immobili di pregio occupati da custodi ormai in pensione, danneggiamenti a statue e fontane, rattoppi da due lire fatti pagare a tutti i romani migliaia di euro. Evidentemente non me l' hanno perdonato. Sono arrivati persino a uccidermi un cane".
Ma non solo, il 22 giugno del 2018 Doria trova sulla sua auto "una croce di legno sul parabrezza e le gomme forate". E il il 24 aprile 2019 sul cofano trova "un colpo di mortaio inesploso. Pesava 5 kg. Le forze dell'ordine sanno tutto". poi la morte del cane, per l'uomo una polpetta avvelenata lanciata nel suo giardino proprio per punirlo delle sue denunce.
"Lo hanno ucciso un anno fa lanciando un wurstel pieno di chiodi nel mio giardino. Mi è morto in braccio. Ci hanno riprovato lo scorso giugno con un cucciolo. I carabinieri hanno sequestrato tutto". L'amarezza più grande però è l'assenza della sindaca Virginia Raggi, che gli ha fatto sapere "di essere ‘molto dispiaciuta' per quello che mi hanno fatto", ma di non essere mai andata a trovarlo per manifestare vicinanza nonostante le promesse.