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Marco Canali arrestato per porto abusivo d’arma: gambizzato a febbraio in un agguato al Tufello

I poliziotti hanno arrestato Marco Canali a seguito di una perquisizione in casa in cui hanno trovato una pistola e cartucce, il tutto detenuto illegalmente. “Mezza Recchia” lo scorso febbraio è stato gambizzato in un agguato al Tufello, per il quale 2 uomini sono finiti in carcere per tentato omicidio.
A cura di Alessia Rabbai
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Immagine di repertorio
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Marco Canali è stato arrestato con l'accusa di detenzione e porto abusivo d'arma da fuoco e ricettazione della stessa. Gli agenti della Polizia di Stato del Distretto Fidene-Serpentara ieri, lunedì 12 giugno, lo hanno raggiunto nella sua abitazione e l'hanno perquisita. Al suo interno i poliziotti hanno trovato una pistola Beretta e diverse cartucce, il tutto posseduto illegalmente. Lo hanno arrestato ed è in attesa dell'udienza di convalida. Canali è una persona già nota alle forze dell'ordine ed è già stato arrestato in passato più volte per spaccio.

Marco Canali gambizzato in un agguato al Tufello

Marco Canali non è un nome nuovo nella cronaca di Roma. È stato gambizzato in un agguato nella sua abitazione al Tufello lo scorso 22 febbraio. Autori della violenza due uomini che qualche giorno fa sono stati arrestati e finiti in carcere con l'accusa di tentato omicidio. I due hanno fatto irruzione all'interno dell'appartamento in via Monte Taburno vicino al mercato rionale di Piazza dei Colli Euganei in cui viveva Canali.

Meglio conosciuto nell'ambiente criminale come "Mezza Recchia" e membro della banda degli "Intoccabili", gli hanno sparato alle gambe. A seguito del ferimento ha avuto bisogno di ricorrere a cure mediche, a soccorrerlo il personale sanitario, che lo ha raggiunto e trasportato in ambulanza in ospedale. Arrivato al pronto soccorso è stato affidato alle cure dei medici, che sono intervenuti sulle ferite d'arma da fuoco.

Arrestati due uomini per tentato omicidio

A seguito del ferimento sono scattate le ricerche coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma dei poliziotti del Distretto Fidene-Serpentara, che sono risaliti ai preunti responsabili. Si tratta apunto di un uomo di quarantasei anni e uno di trentasette, gravemente indiziati del reato di tentato omicidio e che dovranno risponderne davanti al giudice. Il gip ha intanto stabilito la misura di custodia cautelare in carcere, in attesa del processo.

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