Manuel travolto e ucciso a 5 anni: verso il processo per favoreggiamento per gli amici dello Youtuber
Ieri Matteo Di Pietro ha patteggiato 4 anni e 4 mesi di pena per aver provocato la morte di Manuel, un bambino di cinque anni, e ferendo in maniera grave la sorellina e la madre. Di Pietro, youtuber del gruppo The Borderline stava girando un video a bordo di una Lamborghini Urus quando, nel quartiere residenziale di Casal Palocco ha travolto a alta velocità la Smart su cui viaggiava Manuel con la famiglia.
L'accusa di favoreggiamento per gli amici di Manuel Di Pietro
Di Pietro non entrerà in carcere grazie al rito abbreviato, ma la vicenda giudiziaria non è ancora finita. Si stanno infatti chiudendo le indagini per l'altro procedimento, quello che vede indagati per favoreggiamento Matteo Golinelli, Alessio Ciaffaroni e Simone Dutto. Golinelli è uno dei membri dei The Borderline, gli altri due erano dei collaboratori del gruppo di youtuber noti per le challenge e le sfide trasformate in video di successo. Anche quel giorno stavano girando una sfida: passare 24 ore su una Lamborghini. I tre sono accusati di aver coperto le possibili prove contenute nei video girati quel giorno e al momento dell'incidente, sottraendo una telecamera agli inquirenti.
Il processo civile: il risarcimento per la famiglia di Manuel tra 1 e 2 milioni
C'è poi il processo in sede civile, dove la famiglia di Manuel è parte lesa. Si prevede che la cifra di risarcimento che dovranno ricevere i genitori e gli altri familiari andrà tra 1 e i 2 milioni di euro, o almeno sono queste le previsioni secondo quanto raccontato oggi dal quotidiano la Repubblica. Nei prossimi giorni la richiesta risarcitoria sarà avanzata all'assicurazione.
La ricostruzione: lo youtuber andava a 120 km/h
Come in sede penale, anche in sede civile sarà determinante la perizia che ha stabilito come Manuel Di Pietro percorreva via di Macchia Saponara a 120 chilometri a bordo del Suv, lanciando l'auto di grossa cilindrata su una strada dove il limite è fissato a 50 chilometri orari. Anche il rispetto o meno della precedenza da parte della mamma di Manuel è una questione superata dalla velocità eccessiva a cui andava il giovane.