Manila De Luca travolta a 24 anni in monopattino, la mamma: “Chi l’ha uccisa deve marcire in galera”
Stava viaggiando a bordo di un monopattino lungo il vialone di Tor Bella Monaca, nella periferia est della capitale, quando è stata travolta e uccisa da un'automobile.
Sul caso sono in corso le indagini per cercare di chiarire la dinamica del tragico incidente e le responsabilità. Alla guida dell'automobile che ha investito la ventiquattrenne Manila De Luca lo scorso lunedì 17 giugno, un'Opel Astra, c'era un ragazzo di 22 anni. "Chi ha ucciso la mia bambina deve marcire in galera", ha dichiarato la madre della giovane.
Il ricordo della mamma e della nonna
"Mi aiutava ogni giorno con le faccende domestiche – continua la mamma, come riportato da il Messaggero – Anche il giorno prima dell'incidente aveva portato i cani a spasso. Era una ragazza d'oro. E chi l'ha uccisa deve pagare", continua. "L'ho cresciuta io, mentre la mamma era al lavoro – la ricorda invece la nonna – Eravamo legatissime, doveva uccidere me, non lei", continua a ripetere.
Il tragico incidente lunedì 17 giugno
Viaggiava a bordo del monopattino quando è stata investita. Lo schianto è stato violentissimo, sul posto sono arrivati subito gli agenti della polizia Locale di Roma Capitale del VI Gruppo Torri. Oltre al monopattino, sul posto c'era il ragazzo alla guida dell'Opel Astra, un ventiduenne. Sono subito scattate le indagini.
Secondo le testimonianze raccolte dagli agenti, il ventiduenne sarebbe passato con il semaforo rosso a forte velocità, prendendo in pieno la ragazza, morta sul colpo, che proprio in quel momento stava attraversando la strada in monopattino. Anche la macchina ha riportato danni dopo il forte impatto.
Le indagini in corso
Il giovane, però, ha negato questa ricostruzione. "Lei è sbucata all'improvviso, non sono riuscito ad evitarla", ha dichiarato invece lui ai caschi bianchi. Poi è stato sottoposto agli esami di rito. Entrambi i mezzi sono stati posti sotto sequestro. I vigili nel frattempo hanno acquisito le immagini dei sistemi di videosorveglianza nella speranza che, passandoli al vaglio, possa apparire più chiara la dinamica dell'incidente.