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Manifestazione per la Palestina verso la Nuvola di Fuksas: “No alla guerra e a chi ci guadagna”

Alcuni studenti dei collettivi universitari si sono mossi in corteo verso la Nuvola di Fuksas per protestare contro l’evento in corso alla Cybertech Europe. “Un evento con Leonardo Spa come principale sponsor, sarà una vetrina per l’industria delle armi”.
A cura di Natascia Grbic
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Studenti delle scuole e università sono partiti questo pomeriggio in corteo a Roma, per una manifestazione a sostegno per la Palestina. "Dalle scuole alle università, alle strade della nostra città ‘Palestina Libera‘", la scritta che si legge sullo striscione srotolato di fronte la metro Laurentina, dove si sono dati appuntamento. La manifestazione, non annunciata alla Questura nei giorni scorsi, è stata lanciata sui social in occasione dell'evento Cybertech Europe alla Nuvola dell'Eur. "Un evento con Leonardo Spa come principale sponsor, sarà una vetrina per l'industria delle armi", hanno dichiarato i manifestanti.

"Vogliamo andare in corteo fino al palazzo della Nuvola. In Italia le manifestazioni non si autorizzano. Sabato la Questura ha deciso di chiudere diecimila persone dentro una piazza. Se la violenza della polizia è tale, ci si deve anche aspettare che le persone possano reagire in qualche modo. Non cadiamo nei giochi repressivi. Sappiamo da che parte vogliamo stare, ossia quella giusta della storia accanto al popolo palestinese". "Sabotiamo il genocidio. Disertiamo la guerra e chi ne guadagna".

"Dove sono gli infiltrati?", scandiscono gli studenti al megafono, riferendosi alle polemiche scaturite dopo la manifestazione del 5 ottobre, che parlavano di presunti ‘infiltrati' al presidio, che avrebbero scatenato i disordini. "Ma quali infiltrati, siamo studenti e studentesse di questa città". E poi "Tiziano libero", per il ragazzo arrestato sabato e che da ieri si trova ai domiciliari. La manifestazione, che si è svolta senza incidenti, è arrivata vicino alla Nuvola dell'Eur, dove si stava svolgendo il congresso, e si è poi conclusa poco dopo. Mentre gli studenti stavano entrando in metro, un operatore tv è stato ferito alla testa da una bottiglia lanciata da un manifestante.

Sabato 5 ottobre si è tenuta a Roma la manifestazione nazionale in sostegno della Palestina. Una manifestazione vietata dalla Questura, perché accusata di richiamare il 7 ottobre, giorno in cui Hamas ha attaccato il festival Supernova e ucciso numerosi civili. Nonostante il divieto, 10mila persone sono scese in piazza lo stesso: tante quelle che hanno provato ad arrivare a Roma, ma che sono state rimandate indietro. Alla fine del presidio, che non si è mosso da Piramide, sono scoppiati disordini tra le forze dell'ordine e i manifestanti. Un ragazzo è stato arrestato.

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