Manifestazione no vax a Roma: denunciati Franzoni e il generale Pappalardo

Gli organizzatori del sit in no vax di oggi a Roma saranno denunciati per manifestazione non preavvisata. Tra loro c'è anche il generale Pappalardo. Gli investigatori stanno valutando anche le posizioni dei partecipanti alla manifestazione, che sono stati praticamente tutti identificati. Sarà denunciato anche Nicola Franzoni per istigazione a delinquere. Il leader no vax aveva intenzione di organizzare un campo ai Pratoni del Vivaro e dopo il no di prefetto e questore nei giorni scorsi ha incitato i suoi ‘seguaci' a forzare i controlli di polizia con i camion.
La manifestazione no vax di oggi a Roma
Il gruppetto di manifestanti, circa duecento, si è radunato questa mattina all'Altare della Patria a piazza Venezia e non al Circo Massimo dove la manifestazione era stata autorizzata. La protesta, come ricordato, era stata annunciata sui social con un evento di tre giorni ai Pratoni del Vivaro. La manifestazione non è stata autorizzata, ma era stato concesso invece il raduno al Circo Massimo.
Pappalardo si lamenta del flop: "Dove sono i romani? Perché non sono qui?"
Questa mattina i manifestanti, arrivati da tutta Italia, hanno lasciato i loro camper nelle aree di parcheggio in zona Arco di Travertino e in zona Cristoforo Colombo e poi si sono diretti all'Altare della Patria. Si sono fermati in piazza fino a quando la polizia non li ha obbligati a spostarsi a piazza San Marco, da dove non si sono più mossi. La manifestazione al Circo Massimo è stata quindi annullata, forse anche per la scarsa partecipazione all'evento. "Dove sono i 4 milioni di romani? Perché non sono qui in piazza? Siamo stufi di difendere un popolo di pecoroni. Se oggi eravamo in tanti avremmo potuto andare ad arrestare Draghi e Speranza. Se ci fosse il popolo, Carabinieri e polizia verrebbero con noi ad arrestarli", ha gridato dal megafono il generale Pappalardo, che poi ha scaricato la colpa delle poche persone piazza "ai blocchi che le forze dell'ordine stanno facendo sulle strade e sulle autostrade per non fare arrivare i manifestanti".