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Manifestazione al Pantheon, i gestori di palestre e piscine: “Vogliamo la riapertura immediata”

Una delegazione di manifestanti sarà ricevuta da premier Conte dopo la manifestazione di stamattina al Pantheon, che ha visto scendere in strada i gestori di palestre, piscine e scuole di danza. L’iniziativa per chiedere la riapertura immediata degli impianti: “Abbiamo speso tanti soldi per riaprire, i nostri impianti sono sicuri”.
A cura di Alessia Rabbai
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Manifestazione in piazza della Rotonda a Roma dove stamattina, martedì 27 ottobre, si sono riuniti i gestori di diverse palestre. L'iniziativa per manifestare contro la chiusura degli impianti sportivi imposta dal nuovo Dpcm del Governo fino al 24 novembre come una delle misure definite come necessarie per contenere i contagi di coronavirus, che nel Lazio sono arrivati a 24406 attuali positivi, di cui 1599 che necessitano ricovero ospedaliero, 158 più gravi in terapia intensiva. Ieri nel Lazio sono stati 1698 i contagi da Covid registrati nelle 24 ore precedenti, sedici a Roma e 864 casi accertati nella Capitale, in aumento rispetto al giorno precedente. A scendere in strada davanti al Pantheon sono stati i gestori di palestre e piscine, ma anche di scuole di ballo. Una manifestazione con slogan e striscioni, pacifica e senza tensione, nonostante la presenza di esponenti appartenenti all'estrema destra. Alcuni manifestanti durante la dimostrazione hanno allontanato dalla piazza il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri.

I gestori delle palestre chiedono la riapertura immediata

I gestori non vogliono sussidi ma chiedono la riapertura immediata dei centri sportivi, impugnando cartelli con scritto: "Abbiamo rispettato i protocolli" e "Vivo di sport ma lo sport ci sta uccidendo". "Abbiamo sostenuto un sacco di spese per poter riaprire in sicurezza, i nostri impianti sono sicuri ed è incomprensibile che chiudano, così molte non riapriranno mai". A breve una delegazione di manifestanti sarà ricevuta dal premier Conte.

Ieri la protesta dei gestori dei locali a Piazza Trilussa

Di ieri pomeriggio la manifestazione dei gestori di alcuni locali, ristoranti e attività commerciali a Piazza Trilussa, che per protesta contro la chiusura anticipata alle ore 18 imposta dal nuovo Dpcm hanno rovesciato in strada la birra scaduta rimasta invenduta all'interno dei loro locali. "Ieri il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ci ha accolto ma ciò non significa che la nostra mobilitazione si ferma – ha spiegato Roberta Pepi, di Movimento Imprese Italia, in strada insieme ad Italian Hospitality Network – siamo in pieno fermento, svuotare la birra nelle piazze significa mostrare ai cittadini di noi che la crisi è come un'emorragia che non si ferma".

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