Manda foto di compagne e professoresse nude sulla chat di classe: studente sospeso per 15 giorni
Uno studente di un liceo romano è stato sospeso da scuola per aver realizzato dei fotomontaggi con i volti delle compagne di classe e un'insegnante. Le immagini ritraevano le ragazzine e la docente su corpi (non loro) privi di vestiti. Il giovane ha poi mostrato le foto ad altri studenti della scuola e le ha inoltrate nelle chat con alcuni amici. Non le ha pubblicate in rete, ma le immagini modificate sono state comunque viste da tantissime persone.
L'episodio è finito sia sulla cattedra della preside sia negli uffici della Polizia Postale, che ora indaga sul caso. Per lo studente è stata decisa la massima sanzione possibile: una sospensione di quindici giorni, entrata in vigore da oggi. Un provvedimento ritenuto però troppo blando dagli studenti del collettivo, che hanno scritto un comunicato chiedendo una sanzione più severa.
"Non siete sole – recita il comunicato – il silenzio risuona per i corridoi rendendoli ancora più freddi. L'indifferenza è alle stelle. I volti di alcune studentesse e di una docente della nostra scuola sono stati utilizzati per sviluppare immagini fittizie nelle quali erano ritratte nude. Queste immagini sono state mostrate e condivise, probabilmente con la leggerezza di uno sconsiderato. Se ancora non conoscevate questa storia è perché i docenti, a esclusione di pochissimi, hanno scelto la via del silenzio e dell'ipocrisia. Dopo tutto il tempo speso a sensibilizzare su violenze e abusi, quando ci ritroviamo di fronte a un'ingiustizia puntiamo sempre il dito contro le vittime. Se la solidarietà non esiste, la nostra scuola non è più un luogo nel quale sentirsi al sicuro: se non si stigmatizzano questi eventi e si tenta di giustificare il carnefice. queste violenze si ripeteranno e, come nella roulette russa, non si saprà chi potrà essere la prossima vittima. Quindici giorni di sospensione non sono abbastanza per rimediare al danno arrecato, al contrario di ciò che pensa chi in questi casi ha potere decisionale. Auspichiamo l'allontanamento dall'istituto per la tutela di tutte le ragazze coinvolte".