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Duplice femminicidio a Cisterna di Latina

Mamma di Alessia e Martina uccise dal padre a Cisterna sul duplice femminicidio: “Emergenza sociale”

Antonietta Gargiulo, la mamma di Alessia e Martina uccise dal padre carabiniere a Cisterna di Latina sei anni fa ha commentato il duplice femminicidio di ieri “un’emergenza sociale”.
A cura di Alessia Rabbai
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"Non ci sono parole, sono vicina a tutti voi". Sono le parole di Antonietta Gargiulo, la mamma di Alessia e Martina, uccise dal padre carabiniere Luigi Capasso il 28 febbraio 2018 sul duplice femminicidio di ieri sera, una nuova strage, che a distanza di sei anni colpisce Cisterna di Latina. Christian Sodano, un militare della Guardia di Finanza, ha sparato e ucciso con l'arma d'ordinanza Nicoletta Zomparelli e sua figlia Renée Amato, madre e sorella della ex fidanzata. La giovane, probabilmente il vero obiettivo del finanziere, è riuscita a salvarsi chiudendosi in bagno.

Christian Sodano, il finanziere che ha ucciso sorella e madre della ex
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"Uniti da un amore che non ha confini"

"È San Valentino, festeggiamo l’amore. Quale amore? Quello che uccide? Quello che usa le pistole? Quale amore?" scrive in un post fiume su Facebook Antonietta Gargiulo. "È appena iniziato l’anno e ho timore di aprire i social, di vedere i telegiornali. Ferite che si riaprono, da sentire venir meno la vita. Proprio come ieri sera. A Cisterna di Latina ancora morte, ancora terrore. Sempre la stessa rabbia, lo stesso dolore. Nessuno è immune, nessuno al sicuro. Non è amore. Non è vita. Non è un’emergenza sociale lontana da noi. Ma il dolore di stasera troppo, troppo vicino".

E aggiunge stringendosi al dolore dei famigliari, degli amici, della comunità e delle persone che conoscevano le vittime: "Non ci sono parole. Sono solo vicina a tutti voi. Col cuore a Cisterna. Stretti in un abbraccio senza tempo e senza spazio. Uniti da un amore che non ha confini, che grida giustizia e grida il cambiamento. Troppa omertà, ancora tanto da fare. Io continuo la mia battaglia" Poi l'appello: "A Renèe, a Nicoletta, a tutte le donne e le giovani vite spezzate. Stop ai femminicidi".

"Una comunità sconvolta dall'ennesima tragedia"

A commentare il duplice femminicidio che si è consumato ieri l'amministrazione comunale e il sindaco di Cisterna Valentino Martini: "Una comunità sconvolta dall’ennesima tragedia che ha visto vittime due donne, una madre e una figlia, per mano di un uomo violento. Tutta la nostra comunità si stringe intorno al dolore lacerante dei familiari". Cisterna di Latina è infatti tristemente nota alle cronache per diversi fatti di cronaca nera, tra i quali appunto la strage del 2018 in cui sono morte uccise dal padre le sorelline Alessia e Martina e l'uccisione di Elisa Ciotti per mano del marito nel 2019. Il quartiere San Valentino è inoltre lo stesso dal quale proveniva Desirée Mariottini, la sedicenne trovata morta in uno stabile abbandonato in via dei Lucani in zona San Lorenzo a Roma il 19 ottobre del 2018.

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