Mamma a processo per insulti e botte sul figlio: “Mi spaccava i mestoli di legno addosso”

Insultava, umiliava e picchiava suo figlio adolescente. Una donna è finita a processo per maltrattamenti. Il perché era nel fatto che lo percepisse troppo simile all'ex marito, che lo vedesse particolarmente vicino a lui e lontano da lei. La donna è finita a processo al termine delle indagini fatte dalla Procura della Repubblica di Roma con il pubblico ministero Mario Dovinola, a seguito della denuncia per maltrattamenti. L'apice delle violenze risale al periodo compreso tra 2020 e 2021.
Il ragazzo picchiato con mestoli di legno
Una spirale di violenze quella in cui era finito il giovane, vittima di soprusi da parte di sua madre, proprio colei la quale lo aveva messo al mondo. L'adolescente ha raccontato le offese che subiva al pubblico ministero quando aveva dodici anni: "Capitava che mi desse del cog…". Insulti che arrivavano perché il ragazzo aveva comportamenti comuni ai coetanei: "A volte camminavo scalzo, altre non volevo fare i compiti" spiega, oppure "non mangiavo". Per quei modi di fare la donna picchiava il figlio, colpendolo ripetutamente con dei mestoli in legno, fino a spaccarglieli sul corpo. Oggi il ragazzo abita con il nonno paterno, che per lui è stato un'ancora di salvezza.
La denuncia del padre e il ruolo del nonno paterno
A sporgere denuncia è stato il padre del ragazzo. "Non sapevo come avrei dovuto comportarmi" spiega il giovane, che rispondendo alle domande del pm tenta di giustificare sua madre: "Minacciava di lanciarmi oggetti". Uno stato d'animo sofferente quello del ragazzo, che ha avuto delle ripercussioni anche sulla sua capacità di concentrazione e sul rendimento scolastico. Nei prossimi mesi il giudice si esprimerà sulla mamma.