Magazzinieri di Zara in protesta sugli scaffali da tre giorni: sono senza cibo da ieri

Da oltre due giorni i magazzinieri dipendenti della Fiege Logistics hanno occupato il magazzino di Zara di Castel Giubileo per protesta, arrampicati sugli scaffali del deposito per richiedere l'adeguamento del contratto part-time, il reintegro dei lavoratori licenziati e maggiori certezze sul loro futuro. "L'azienda non vuole risolvere la situazione e non prende la nostra richiesta sul serio – dicono dalla loro posizione su una delle tante impalcature dello stabile – Chiediamo diritti e dignità, non siamo schiavi".
Le persone che protestano da più di 48 ore all'interno del magazzino sono 17 e nessuno di loro è intenzionato ad andarsene prima che la situazione venga risolta: "Restiamo fino alla fine", dicono a Simone Berterame, per Fanpage.it
Le ragioni della protesta e la posizione dell'azienda
Come spiega Massimo Pedretti, dell'Usb, Unione Sindacale di Base, i lavoratori sono stati messi in allarme a proposito di un possibile percorso di sostituzione dei dipendenti: "Ci sono 41 lavoratori a tempo indeterminato che lavorano qui da 13 anni e che, all'improvviso, si sono visti arrivare circa una quarantina di lavoratori interinali utilizzati in maniera impropria rispetto alle normative – spiega Pedretti – Inoltre sono iniziati ad arrivare contestazioni e provvedimenti disciplinari e anche qualche licenziamento."
I 17 lavoratori in protesta non mangiano da ieri
"Uno di noi ha avuto un calo di pressione, abbiamo dovuto chiamare l'ambulanza ed è stato trasportato in ospedale", rivelano in videochiamata, mostrando le immagini della loro protesta. I lavoratori che stanno protestando all'interno dello stabile, infatti, non mangiano da ieri. "Stanotte non hanno potuto rifocillarsi, perché l'azienda ha impedito di far entrare il cibo che avevano portato alcuni loro colleghi all'interno del magazzino", ha continuato Pedretti.
Sul posto si è recato oggi anche Paolo Marchionne, presidente del III Municipio della città di Roma, arrivato per capire quale possano essere le questioni sollevate dai lavoratori, per mantenere il lavoro stabile e di qualità sul territorio.