Mafia albanese, chiesti 187 anni di carcere per i boss in guerra a Roma per lo spaccio di droga
I sostituti procuratori dell'antimafia hanno chiesto in tutto 187 anni di carcere in abbreviato a carico dei sedici imputati accusati di far parte della mafia albanese. Vent'anni sono stati chiesti per il boss Elvis Demce, alleato di Fabrizio ‘Diabolik' Piscitelli, e altrettanti per il boss rivale Ermal Arapaj. Le condanne hanno subito lo sconto di un terzo della pena perché gli imputati hanno scelto il rito abbreviato: altri undici, saranno giudicati invece con l'ordinario.
L'accusa contesta agli imputati l'aggravante mafiosa. Nella loro requisitoria, riportata da Il Corriere della Sera, i pubblici ministeri spiegano che "non siamo di fronte a una organizzazione “statica” come altre dedite allo spaccio, ma a un fenomeno differente, un’organizzazione con mire espansionistiche evidenti. Un progetto al quale Demce lavora con scrupolo e scaltrezza".
"Come il direttore generale di una azienda cerca di comprare all’ingrosso per abbassare i costi e di ampliare le aree sotto il suo controllo per poter vendere in breve tempo e a una clientela più ampia la sua merce – spiega il pubblico ministero Francesco Cascini – Una strategia accompagnata da una ferocia e una violenza funzionali a far arrivare chiaro il messaggio ai suoi rivali ‘ci prendiamo tutta Roma'".
Gli arresti sono stati eseguiti a gennaio 2022 dai carabinieri. Le indagini sono cominciate nel 2017 in seguito all'omicidio di Cristian Di Lauro, che fa finire nel mirino degli inquirenti il boss albanese Ermal Arapaj, rivale di Demce. Arapaj operava soprattutto nella zona dei Castelli di Roma, tra estorsioni e traffico di droga. Ma sconfinava anche in altre aree della capitale e sul litorale pontino.
L'altra organizzazione criminale scoperta invece dagli inquirenti è quella che fa capo a Elvis Demce. In seguito alla perquisizione della sua casa al Prenstino sono state trovate evidenze di un'alleanza con l'organizzazione guidata da Diabolik, ucciso in un agguato al parco degli Acquedotti il 7 agosto 2019.