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Madre e figlia sotto sfratto a Cinecittà: “Serve uno sportello per emergenza casa subito”

Continuano gli sfratti, stamattina è accaduto a Cinecittà: “Abbiamo ottenuto il rinvio di un mese”, spiegano da Asia USB. “Comune e municipio sono al lavoro per trovare soluzioni tangibili”, aggiunge la consigliera e presidente della commissione dei Servizi Sociali del Municipio VII Rosa Ferraro.
A cura di Beatrice Tominic
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Nuovo sfratto a Cinecittà, dove nella mattina di oggi, lunedì 17 giugno 2024, l'INPS è arrivato con tutto l'apparato necessario, come fabbro, avvocati, medici e polizia, per mandare fuori dall'abitazione in cui hanno vissuto una madre e una figlia, entrambe seguite dai Servizi di igiene mentale.

È successo in via Calpurnio Pisone, al civico 95, dove sono presto arrivati anche gli attivisti di Asia USB, gli assistenti sociali e la presidente della commissione dei Servizi Sociali del Municipio VII Rosa Ferraro. Sono loro che hanno intavolato una lunga trattativa con gli operatori INPS arrivati per lo sfratto al termine della quale è stato approvato il rinvio fino al 18 luglio.

"Vogliamo ottenere un paio di mesi di rinvio, per dare il tempo agli assistenti sociali di prendere in carico la signora e sua figlia", dice uno degli attivisti presenti in via Calpurnio Pisone. Ma così non è stato.

L'intervento della consigliera di Municipio: "Presto uno sportello per la casa"

"Abbiamo fatto il possibile, ma il tempo era troppo poco", continuano da Asia Usb. "La situazione è particolare – dichiara a Fanpage.it la consigliera e presidente della commissione dei Servizi Sociali del Municipio VII Rosa Ferraro – Ora lo sfratto è stato rinviato. Le due donne dovranno presentarsi in un incontro con i servizi sociali del municipio".

Generalmente, in questi casi, è proprio il municipio che aiuta i nuclei familiari a trovare una soluzione tangibile: "Può attivarsi la procedura del contributo economico, come da delibera 163 o quella dal 154, con un contributo una tantum, tendenzialmente utilizzato per pagare una caparra o le prime notti in qualche bed and breakfast se non si riescono a trovare alternative, per il momento mancano nuovi alloggi", continua Ferraro.

"La situazione, quest'anno in particolare, è molto critica. Si avvicina l'anno giubilare, gli affitti nel privato sono inaccessibili. Come istituzioni stiamo provando a trovare una soluzione tangibile: con il comune valutando l'acquisto di nuovi alloggi. Nel territorio, invece, con la creazione di uno sportello per la casa per coinvolgere sindacati, mettendo a disposizione assistenza legale e creando connessioni con le strutture ricettive per gli alloggi".

Sfrattate dalle case dell'INPS, l'intervento di Asia Usb

Nel mirino degli sfratti, come anticipato, stavolta ci sono due donne, madre e figlia. "Vivono in condizioni di estrema fragilità. Economica, sociale e anche di carattere sanitario – spiega uno degli attivisti di Asia Usb presenti sul posto questa mattina – Hanno una sentenza di sfratto di diversi anni fa, ma pare che non ne sapessero nulla. Ci siamo attivati in neanche 10 giorni per scongiurare lo sfratto, ma purtroppo è stato soltanto un rinvio", ribadisce. "Questi sfratti contribuiscono ad alimentare un'emergenza sociale come quella di chi è costretto a vivere nella precarietà o addirittura è entrato nel vortice delle patologie sociali", conclude poi.

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