Madonna di Trevignano, un gruppo di cittadini chiederà a Papa Francesco di fermare la veggente
Si definiscono "i gladiatori" contrapponendosi "ai guerrieri della luce", i fedelissimi di Gisella Cardia. Un gruppo di cittadini di Trevignano Romano vuole andare in Vaticano a chiedere a Papa Francesco d'intervenire per fermare la veggente. L'idea è di presentarsi a Piazza San Pietro durante l'Angelus della domenica con un grande striscione, magari con la scritta "Vigila su Trevignano". A parlarne oggi a Mattino Cinque è Itala, una cittadina che la nostra testata ha già intervistato in merito a presunti incontri privati con Gisella Cardia, in cambio dei quali, a suo dire, ad una persona sarebbero stati chiesti dai 50 ai 100 euro. "Ci stiamo organizzando per lanciare un forte segnale che il paese è stanco di ciò che succede ormai da anni – ha spiegato raggiunta nuovamente da Fanpage.it – Vogliamo chiedere a Papa Francesco di aiutarci, di rimanerci vicino in questa vicenda".
Potrebbe essere l'ultimo mese dei raduni
Stamattina sempre a Mattino Cinque il giornalista Paolo Capresi ha parlato di un documento che verrà depositato domani, il quale "per motivi giuridici" potrebbe mettere fine addirittura già a partire da luglio ai raduni di preghiera nel terreno privato acquistato dall'associazione Madonna di Trevignano. Nel campo il 3 di ogni mese si riuniscono centinaia di seguaci per la recita del rosario e la presunta apparizione della Madonna, che attraverso la veggente consegnerebbe a suo dire messaggi per i fedeli. Si tratta di un documento che sarebbe stato utilizzato in altre regioni, per mettere fine ad abusi riconducibili ad incontri di natura religiosa ma non autorizzati. Nulla che riguarda, per chiarezza, i presunti abusi edilizi contestati dall'Ente Parco e dall'amministrazione comunale.
"Se la veggente non si ferma ci appelleremo a Papa Francesco"
"Aspetteremo di vedere che effetto avrà questo documento sul caso di Trevignano e Gisella Cardia, se servirà ad interrompere i raduni di preghiera – spiega Itala – In caso contrario siamo determinati a chiedere l'intervento del Santo Padre, perché non ce la facciamo più". Nel frattempo si attende di vedere cosa accadrà il prossimo sabato, giorno del mese in cui Maria Giuseppa Scarpulla raggiungerà il terreno di via Campo delle Rose per l'appuntamento mensile di preghiera.