Madonna di Trevignano, per Gisella Cardia arriva il temuto flop: “Ci sono solo trenta persone”
Giovedì 3 agosto. Le ferie sono iniziate per molte persone, alcune sono già partite per le vacanze estive. Ma nonostante il sole, il caldo e la tentazione di un tuffo al mare o, in questo caso, al lago, puntuale come ogni mese è stato confermato l'appuntamento a Trevignano per l'apparizione della Madonna. Anche questo pomeriggio, alle ore 15, Gisella Cardia è arrivata nel campo che la accoglie ogni mese ma, complici forse le alte temperature e la bella stagione, ad attenderla c'era un numero esiguo di seguaci, appena una trentina.
Lo scenario nel quale si è svolto il consueto incontro appare totalmente cambiato rispetto agli ultimi appuntamenti, non soltanto per lo scarso numero di presenti. Il campo oggi ha una veste diversa perché l'associazione Madonna di Trevignano è stata costretta a seguire quanto esplicitato nell'ordinanza del Comune di Trevignano del 18 aprile scorso dopo che Gisella Cardia, all'anagrafe Maria Giuseppa Scarpulla, ha perso il ricorso presentato al Consiglio di Stato.
Il campo dopo l'ordinanza del comune di Trevignano
Le panche non ci sono più, restano le sedie. Come indicava l'ordinanza, della strada bianca che portava nel campo dei rosari resta solo il ricordo: con la ruspa è stata tolta la breccia e rimessa la terra. Mancano i paletti con le cordicelle installati per il distanziamento sociale e le due teche. La statua di San Michele è stata sostituita con un'altra più piccola. Ad assistere all'incontro soltanto i presenti: le dirette streaming sono state vietate. Erano state introdotte per le persone lontane, ma da tempo c'era la volontà di interromperle per cercare di convincere i seguaci a spostarsi e a raggiungere il campo.
Resta, invece, la statua della Madonna che, dando le spalle al lago di Bracciano, è rivolta verso i seguaci di Cardia: si trova sempre nello stesso punto del terreno con l'inginocchiatoio ai suoi piedi, ma ora è senza teca.
Attesi i seguaci di Gisella Cardia, ma è un flop
"Ci aspettiamo che la gente venga anche oggi", dice qualcuno. Eppure la moltitudine di persone che aveva raggiunto la veggente nei mesi scorsi sembra solo un lontano ricordo. Presenti, però, nonostante la Chiesa abbia sconsigliato di andare, alcuni sacerdoti in abiti civili. A distinguerli solo la stola. Si trovano nei pressi del campo per accogliere le confessioni dei fedeli e i loro ripensamenti dell'ultimo minuto.
Oltre ad una manciata di automobili parcheggiate a pochi passi dal punto di raccolta e agli ombrelloni colorati, disposti e aperti per ripararsi dal sole, stavolta non si contano più di poche decine di persone. Colpa delle alte temperature o di un calo di affetto verso la veggente? Lo scopriremo soltanto fra un mese, il 3 settembre, quando siamo sicuri verrà rinnovato l'appuntamento.