Madonna di Trevignano, parla il genetista che ha analizzato il sangue “pianto” dalla statuetta di Gisella
Sulla vicenda della Madonna di Trevignano Romano e della statuetta di Gisella Cardia, che a suo dire "piangerebbe lacrime e sangue", Fanpage.it ha intervistato il genetista forense Emiliano Giardina. Il giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Civitavecchia lo ha incaricato come consulente, per svolgere gli accertamenti peritali su una statua raffigurante la Madonna e su un quadro del Cristo "trasudante". Lunedì scorso c'è stata la tac sulla statuetta alla Fondazione Santa Lucia di Roma. Esami disposti nell'ambito dell'incidente probatorio, nell'inchiesta della Procura per truffa aggravata in concorso a carico dei coniugi Cardia, su un presunto giro di donazioni. Emiliano Giardina è professore di Genetica medica all'Università di Tor Vergata e si è occupato del caso di Yara Gambirasio. Le indagini sono in corso e sui risultati degli esami c'è ancora il segreto istruttorio, l'elaborato peritale verrà depositato a gennaio 2025.
Professor Giardina, che metodo ha utilizzato per analizzare il materiale sulla statuetta della Madonna?
La strategia è quella usata per i fatti criminali. Il laboratorio di Tor Vergata che dirigo è tra i pochi accreditati a livello europeo per svolgere indagini di natura genetico forense, ossia per consentire attraverso le analisi genetiche di identificare e attribuire tracce biologiche. Si trova una traccia biologica sulla scena di un crimine, se ne stabilisce la natura e viene attribuita a possibili soggetti, che ne sono i donatori.
La stessa metodologia viene utilizzata in questo caso specifico della statuetta, con tecnologie che fanno parte di una normale procedura utilizzata nei fatti criminali in tutto il mondo. Si tratta di apparecchiature, reagenti e procedure analitiche particolarmente sofisticati, che permettono di stabilire di che natura è una determinata sostanza, nel caso in cui si tratti di un fluido biologico, se sia umano oppure animale e a chi appartenga.
Nel caso si tratti di sangue umano, com'è già trapelato, cosa accade?
Non posso esprimermi sugli esiti degli esami, perché c'è il segreto istruttorio, nel caso in cui si tratti di fluido umano estrapoliamo dalla traccia biologica un profilo genetico, che ci serve per fare le opportune comparazioni con i soggetti richiesti dal giudice del Tribunale di Civitavecchia. Sul sangue si possono effettuare approfondimenti successivi, come capire se appartenga a un uomo o a una donna, se il materiale provenga da una o più persone, quindi se si tratti di una traccia di natura singola o mista.
Cosa avete cercato con la tac sulla statuetta della Madonna?
Attraverso la tac sulla statuetta alla Fondazione Santa Lucia abbiamo verificato cosa ci fosse all'interno. La statua è stata inserita in un macchinario tra i più evoluti per la diagnostica umana per immagini, che ha effettuato una scansione assiale, per capire se fosse piena o vuota, e se fossero presenti eventuali fori o marchingegni che potessero aver provocato la fuoriuscita del materiale.
A quale conclusione pensa che porteranno gli accertamenti fatti?
Con gli esami svolti arriveremo a determinare la verità scientifica con certezza assoluta, a poter stabilire che materiale è quello presente sulla statua e a chi appartiene. Ci tengo a precisare che gli accertamenti sono stati svolti nel migliore dei modi, grazie alla sofisticazione dei macchinari e alla disponibilità di tutti gli esperti intervenuti, che non hanno ostacolato le operazioni.