Madonna di Trevignano, nel campo gli ulivi formano una grande croce come la navata di una chiesa
Rendere il campo dei rosari a Trevignano Romano alle porte di Roma un'azienda agricola così da motivare la necessità di un pozzo per estrarre acqua, oppure scongiurare la rimozione della recinzione richiesta da Parco e che per il momento il tribunale ha sospeso. Cosa c'è dietro alla piantumazione degli ulivi nel terreno dove da anni il 3 di ogni mese Maria Giuseppa Scarpulla, meglio nota come Gisella Cardia, recita il rosario in occasione della presunta apparizione della Madonna che, a suo dire, le consegna messaggi per i fedeli.
A porre il quesito la trasmissione Mediaset Mattino Cinque, che nella puntata di stamattina ha mostrato foto e video delle piante aggiunte e il campo dei rosari al prossimo appuntamento del 3 gennaio 2024 accoglierà i fedeli con una veste completamente rinnovata. Dalle riprese dall'alto si vede come gli ulivi siano stati disposti a forma di croce: una navata centrale attraverso la quale i fedeli entrano nel campo e giungono fino all'altare con la statua della Madonna, di San Michele Arcangelo e la croce blu, che richiama quella di Medugorje. Una sorta di "chiesa" nella natura. I coniugi Cardia inoltre hanno già predisposto un sistema di irrigazione.
La veggente vuole costruire un pozzo ma l'Ente Parco ha negato le autorizzazioni
Che i coniugi Cardia vogliano costruire un pozzo all'interno del campo dei rosari con vista panoramica sul Lago di Bracciano non è una novità, ma anni fa avevano manifestato questa intezione all'Ente Parco di Bracciano e Martignano all'interno di cui il terreno ricade con vincoli paesaggistici, autozizzazione che però è stata negata. La piantumazione degli ulivi è un semplice abbellimento e arricchimento del terreno oppure dietro potrebbe esserci uno stratagemma attraverso il quale giustificare la costruzione di un pozzo? L'Ente Parco che Fanpage.it ha intervistato ha ribadito che ad oggi il pozzo non è mai stato autorizzato e che non intende farlo.
Gisella: "C'è acqua benedetta"
Un ex fedele che frequentava gli incontri di preghiera di Gisella Cardia, Lugi Avella, ha raccontato a Paolo Capresi di Mattino Cinque che la veggente le avrebbe confidato di un carotaggio nel campo dei rosari: "È stata Gisella a confidarmi di voler costruire un pozzo, che avevano fatto questo sondaggio dietro alla croce blu e coperto il buco nel terreno con delle pietre per non farlo notare, perché non si poteva fare". Avella è anche in possesso di una lettera data 2019 con la richiesta di preventivo ad un'azienda per la realizzazione di un pozzo.
D'altronde ad annunciare ai fedeli l'intenzione di voler realizzare un pozzo per estrarre "acqua benedetta" è stata Gisella stessa durante un incontro di preghiera: "La Madonna mi ha già indicato da dove uscirà l'acqua benedetta, che servirà per curare il corpo e l'anima. Noi non vogliamo niente, chiediamo una cosa: l'autorizzazione per poter fare un pozzo".