Madonna di Trevignano, l’ex seguace che ha donato 123mila euro querela Gisella Cardia per truffa
Luigi Avella, l'ex seguace che ha donato all'associazione Madonna di Trevignano e al marito di Gisella Cardia 123mila euro, querela la veggente per truffa. Fanpage.it.it lo ha raggiunto telefonicamente intorno alle ore 14 di venerdì 5 maggio, Avella ha spiegato di trovarsi proprio in quel momento difronte ai carabinieri della Compagnia di Bracciano capitanati da Simone Anelli, pronto a farsi ascoltare e a raccontare tutto. Un colloquio di due ore durante il quale militari lo hanno sentito in merito al reato e alle circostanze del fatto necessarie per redigere il verbale.
Luigi Avella, che già la nostra testata aveva intervistato, raccogliendo le sue dichiarazioni in merito all'ingente donazione volontaria da lui fatta, prende una posizione ferma e decisa contro Gisella Cardia e suo marito Gianni e lo dichiara pubblicamente. Nella precedente intervista fatta ad inizio aprile scorso invece aveva deciso di non unirsi ai nomi dei cittadini di Trevignano Romano, che tramite l'investigatore privato Andrea Cacciotti hanno sporto denuncia, per fare chiarezza sulla vicenda che ruota intorno alla santona siciliana trapiantata sul lago di Bracciano.
La querela di Luigi Avella per le dichiarazioni in tv
"Sono stato contattato da l'investigatore privato Cacciotti che mi ha chiesto di firmare la denuncia. Mi sono rifiutato, ma ho saputo che il mio nome è stato inserito lo stesso. Se verrò chiamato in Tribunale a testimoniare mi rifiuterò di andare" aveva detto un mese fa Avella a Fanpage.it. Oggi invece siede davanti ai carabinieri più deciso che mai. Un cambio di rotta che arriva dopo la grande l'attenzione mediatica che il caso di Gisella Cardia e delle presunte apparizioni a Trevignano Romano ha riscosso, in particolare, a seguito dell'intervista rilasciata dalla veggente lo scorso martedì 2 maggio alla trasmissione televisiva ‘Le Iene' su Italia Uno. "Mi ha definito un ex devoto della Madonna, non lo accetto e la querelo. Voglio vedere Gisella e Gianni in manette".
L'ex seguace pretende indietro i soldi
Luigi Avella non ha inoltre mandato giù il fatto che il marito della veggente, Gianni Cardia, ha dichiarato sempre a ‘Le Iene' che "dei soldi di Avella non gliene importa nulla". Parole che per Avella sono state la goccia che ha fatto traboccare il vaso e, come già chiesto un mese fa, ora pretende che "i 30mila euro da me donati tramite assegno circolare direttamente a Gianni Cardia mi vengano restituiti". Soldi che Avella, ha precisato, "avevo donato per opere destinate alla Madonna, della quale sono fervido credente". L'ex seguace è convinto che i suoi soldi – 93 mila euro all'associzione Madonna di Trevignano e 30mila euro al marito Gianni Cardia – siano stati spesi dai coniugi per ben altro, come per acquistare climatizzatore e forno, ma Gisella Cardia ha sempre smentito.