Madonna di Trevignano, l’avvocato di Gisella, Marchignoli: “Come a Medjugorje, fedeli pregheranno con lei”
"Com'è accaduto con Medjugorje, i fedeli continueranno a recarsi a Trevignano Romano, per pregare con Gisella". L'avvocato Solange Marchignoli ha rilasciato alcune dichiarazioni a Fanpage.it in vista dell'incontro di preghiera di domani. Come ogni 3 del mese, mercoledì i pellegrini della veggente attendono il raduno per la recita del rosario sulla collina con vista panoramica sul Lago di Bracciano. L'appuntamento di aprile è particolarmente atteso, perché si svolge dopo il decreto della Diocesi di Civita Castellana e del vescovo Marco Salvi, che sugli eventi di Trevignano si sono espressi con la formula latina "Constat de non supernaturalitate", ossia come sappiamo, che sui fatti che accadono alle porte di Roma non c'è nulla di sovrannaturale e che la Madonna in quel terreno non è mai apparsa. In molti che seguono la vicenda si domandano cosa succederà a questo punto e se Maria Giuseppa Scarpulla e il marito Gianni disobbediranno alle indicazioni del vescovo, andando a pregare con i fedeli nel campo, come accade ogni mese da anni.
"Fino ad apparizioni in atto la Chiesa non può esprimersi"
L'avvocato di Gisella Cardia, Solange Marchignoli, ha paragonato il caso di Trevignano Romano agli eventi di Medjugorje, "sui quali si è definitivamente espresso il Santo Padre Francesco nel 2016, escludendone la veridicità. L’indagine condotta da diverse Commissioni iniziava nel 1982 e finiva nel 2016, cioè durava circa 34 anni. Per gli eventi di Trevignano, al contrario, sono bastati pochissimi mesi. Va da sé ogni riflessione sul punto. Si badi bene che, secondo la normativa stessa sul riconoscimento delle apparizioni, l’approvazione finale su queste ultime non potrà mai definitivamente esprimersi fino a quando queste saranno in atto, come nel caso di Gisella. In altre parole, le apparizioni di Trevignano Romano sono tuttora in corso, ma sulle stesse si è già espresso il monsignor Salvi. Delle due, l’una. I veggenti di Medjugorje, nonostante le disposizioni del vescovo di Mostar, grande oppositore delle apparizioni, hanno sempre continuato ad avere pubblicamente le apparizioni, addirittura recandosi in ogni dove, per diffondere liberamente la loro testimonianza. Dopo anni di lotte intestine con gli ordinari del luogo, Papa Francesco autorizzava i pellegrinaggi, nonostante non sia stato ancora emanato un decreto di approvazione delle apparizioni".
"Sulle apparizioni di Trevignano conclusioni affrettate"
"Tra i fenomeni mistici storicamente associati al cattolicesimo romano, le statue che piangono sono senza dubbio le più controverse – spiega ancora l'avvocato Marchignoli – Per alcuni, infatti, la semplice idea che le immagini sacre che lacrimano è semplicemente assurdo anche solo da contemplare perché in qualche misura lascia la porta aperta alla superstizione rendendo il fenomeno in totale contrasto con le risultanze scientifiche. Lo stesso vale per le visioni e le apparizioni sulla cui autenticità si è dibattuto aspramente, alcune delle quali ancora oggi non sono risolti all'interno della Chiesa cattolica. Per quanto concerne gli avvenimenti di Trevignano, essi iniziavano nel 2016 e nell’aprile 2023 veniva istituita una commissione diocesana la quale, dopo nove mesi circa di indagine, concludeva con la locuzione "constat de non supernaturalitate", cioè a dire che le presunte apparizioni non avrebbero nulla di soprannaturale. A dire di molti esperti, sembrerebbe che siano arrivati a questa conclusione in maniera precipitosa e soggettiva, non ascoltando alcun testimone, per quanto ve ne fossero più di cinquemila. Ma tant’è".