Madonna di Trevignano, l’avvocata di Gisella Cardia: “È in Italia, vive asserragliata e ha paura”
"Non è vero che Gisella Cardia è scappata". Fanpage.it ha contattato l'avvocata della veggente di Trevignano Romano, Anna Orlando, che ha spiegato come la sua assistita stia vivendo dei giorni particolarmente difficili a causa del clamore mediatico, per il racconto di alcune persone che sostengono di averla vista uscire di casa con un trolley e di aver abbandonato il Comune sulle sponde del Lago di Bracciano.
C'è che afferma infatti che si trovi nel convento di Bassano Romano, chi invece dice che sia in Polonia, altri in Romania da un parente. Per tutti però è ormai lontana, viste le accuse di aver raggirato i fedeli. "Gisella non è all'estero ma si trova in Italia. Quelle che stanno uscendo contro di lei sono accuse infondate, rispetto alle quali valuteremo di agire per vie legali. Benché mai può essere vero che abbia prelevato soldi dai conti della onlus. Vive asserragliata per paura di aggressioni non solo verbali da parte di terzi", sostiene Orlando.
"Gisella Cardia è in raccoglimento e preghiera"
"Gisella Cardia prima di Pasqua come del resto gli anni scorsi è stata male, relativamente alle sofferenze che patisce in concomitanza delle festività – continua l'avvocata Orlando, alla domanda su come sta la cinquantatreenne – Il periodo che precede la Pasqua è sempre stato per lei di sofferenza fisica, quest'anno gravato particolarmente da tutta una serie di attacchi mediatici che sta ricevendo su più fronti, molti dei quali privi di fondamento. Questo scavare nel privato delle persone, il sensazionalismo a tutti i costi, a mio avviso non è informazione". Si ma dove la donna che sostiene di parlare con la Madonna e che ha mostrato le stigmate come prova di santità? "Non so dire dove si trovi per ora perché nonostante sia la sua avvocata, provi una grande stima per lei e ci sia un'amicizia tra noi non ho fatto domande, ho rispettato questo suo momento e non gliel'ho proprio chiesto. Se ha questa necessità di stare da sola e in preghiera la rispetto".
Donazioni, conti e preghiere
Per guardo riguarda le donazioni la sua assistita, che gestisce il culto di una Madonna che piange sangue, la legale spiega che a chi si recava dalla donna per un appuntamento privato "non ha mai chiesto soldi",anzi "ci teneva a specificare che dovevano essere loro per primi a pregare per le loro cause e che non avrebbero dovuto delegare altri", per questo non ha "mai fatto promesse a nessuno". E le ricche donazioni alla Onlus? "Non entro nel merito ma i soldi delle donazioni finiscono nei bilanci non possono essere nascosti. Chi ha fatto donazioni è stata un'azione volontaria e in nessun caso sono arrivate in cambio di promesse di preghiere o guarigioni".