Madonna di Trevignano, in un messaggio Gisella Cardia dice che i sacerdoti e la Chiesa sono eretici
"La Chiesa sta naufragando in un mare di eresie contro Dio". Maria Giuseppa Scarpulla, meglio conosciuta come Gisella Cardia, la veggente di Trevignano Romano, che dice di parlare con la Madonna, torna a prendere di mira la Chiesa. In un messaggio da lei diffuso il 13 maggio del 2024, che a suo dire le avrebbe rivelato la Vergine Maria, definisce i sacerdoti e la Chiesa "eretici". "I consacrati – ossia i sacerdoti e i vescovi, e più in generale, i ministri di Dio – stanno calpestando con offese ed eresie il corpo e il sangue del mio dilettissimo figlio […]. La Chiesa sta naufragando in un mare di eresie contro Dio".
Dunque un avvertimento per i fedeli, che quasi li esorta a prendere le distanze dalla Chiesa in quanto istituzione, e dai sacerdoti, come suoi rappresentanti. "Io aiuterò e butterò i remi per coloro che invece vorranno salvarsi. Non ci sono déi o altri segni che possono sostituirsi a Dio, ed è per questo che mio figlio non darà loro la misericordia, ma urlerà con tutta la sua giustizia".
Una raccomandazione, dunque, ad avvicinarsi invece a ciò che accade a Trevignano e agli incontri di preghiera nel campo in cui, lo ricordiamo, il vescovo ha chiesto ai cattolici di non andare a pregare? Per dire questo la "Madonna di Gisella" si "arroga" il titolo di Madonna di Fatima, come se cercasse autorevolezza, un esamotage per far breccia nei fedeli ed essere creduta. Fatima infatti è una delle apparizioni mariane riconosciute come autentiche dalla Chiesa cattolica.
L'ex fedele: "Accuse gravissime verso Chiesa, vescovi e sacerdoti"
Rispetto al messggio diffuso da Gisella del 13 maggio scorso abbiamo chiesto un commento all'ex fedele Luigi Avella, colui che ha fatto una donazione volontaria di 123mila euro all'associazione Madonna di Trevignano Ets, poi pentendosene. "Meditando questo messaggio vengono in mente alcune considerazioni gravissime: la Madonna ha bisogno di accreditarsi con il titolo di Fatima, altrimenti non sarebbe ascoltata come Madonna di Trevignano.
C'è un'accusa gravissima rivolta alla Chiesa, ossia di peccare di eresia, affermando due concetti a proprio favore: l’accusa al magistero e all’autorità e l’accusa ai consacrati (vescovo e sacerdoti) che non fanno la volontà di Dio; il risentimento verso chi vorrebbe sostituirsi a Dio (con la pubblicazione di un decreto contro) che vorrebbe distruggere l’opera di Dio. L’invito più o meno esplicito è quello ad andare avanti, nonostante l’opposizione della Chiesa.
Queste quattro considerazioni hanno un solo fine: screditare le nuove norme sulla veridicità delle apparizioni presentate ieri e che non lasciano scampo alla validità del decreto del vescovo. L’invito a non mollare e andare avanti, rivolto all’ultimo dei mohicani, è palese e concreto. La Chiesa è eretica, i consacrati (vescovi e sacerdoti) anche, per cui non mollate il messaggio di Trevignano Romano. L’ordine: noi siamo nel vero. Non dobbiamo meravigliarci di questa ‘uscita' di Scarpulla, perché raccoglie il suo testamento come l’ultimo canto del cigno, che sa di entrare inevitabilmente nell’oblio".