Madonna di Trevignano, il giudice accoglie la richiesta di incidente probatorio sulla statua di Gisella Cardia
Il giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Civitavecchia Vittoria Sodani ha accolto la richiesta di incidente probatorio depositata dagli avvocati Giuseppe Marazzita e Solange Marchignoli, che assistono da Maria Giuseppa Scarpulla meglio nota come Gisella, la veggente di Trevignano Romano, e suo marito Gianni Cardia. Il gip dunque ha accolto la richiesta, nonostante il rigetto del pubblico ministero della Procura della Repubblica, che l'ha dichiarata inammissibile e infondata.
"Nonostante il PM abbia chiesto il rigetto della nostra richiesta di accertamento per “inammissibilità e infondatezza”, il Giudice che l’ha ritenuta meritevole di accogliemento. L’indagine scientifica dunque farà luce, in maniera definitiva e incontestabile, sulla lacrimazione delle statuine della Madonna e del quadro raffigurante Cristo", fa sapere l'avvocata Marghignoli.
I coniugi Cardia sono indagati per il reato di truffa aggravata in concorso in merito alle donazioni dei fedeli all'associazione Madonna di Trevignano Ets. Martedì 19 novembre alle ore 10 al Tribunale di Civitavecchia è fissata l'udienza, con la quale si procederà con il conferimento dell'incarico al perito e con la formulazione dei quesiti alla presenza delle parti, dopodiché verrà fissato un termine, entro il quale dovrà essere fatta la consulenza.
Cosa riguarderà la perizia sulla statuetta di Gisella Cardia
Il gip ha individuato il perito Emiliano Giardina, la perizia dovrà accertare la natura chimica e/o biologica delle tracce presenti sulla statuetta della Madonna e sul quadro del Cristo sequestarti e la loro compatibilità con il Dna degli indagati; la natura dei campioni prelevati il 14 settembre del 2016 ossia i primissimi prelievi fatti nell'ambito della prima inchiesta poi archiviata, sempre per verificarne la compatibilità con il Dna dei coniugi Cardia.
Oltre a ciò la perizia vedrà un esame preliminare per verificare le modalità con cui i campioni del 2016 sono stati prelevati, raccolti, esaminati e soprattutto come e dove siano stati conservati, considerando le regole tecniche e il possibile inquinamento che influirebbe sull'esito delle indagini.
Sequestrati statuetta e quadro del Cristo
Il pubblico ministero l'11 ottobre scorso ha sequestrato una statuetta della Madonna e un quadro del Cristo, entrambi con tracce di colore rossastro sul volto. Il 14 ottobre il Comando dei carabinieri della Compagnia di Bracciano ha avvisato indagati e i difensori delle parti che nei laboratori del Reparto Investigazioni scientifiche di Roma – sezione Biologia, avrebbero avuto inizio gli accertamenti tecnici sul materiale sottoposto a sequestro di natura non ripetibile.