Madonna di Trevignano, il Comune chiede rinforzi alla Questura nel giorno delle presunte apparizioni
Il Comune di Trevignano e la Questura di Roma in queste ore si riuniranno in un tavolo tecnico, per programmare il piano di ordine pubblico in vista del 3 maggio prossimo, giorno in cui nel terreno in via Campo delle Rose in località Il Troscione si raduneranno centinaia di fedeli per la recita del rosario. Maria Giuseppa Scarpulla, meglio conosciuta come Gisella Cardia, la veggente che sostiene di vedere la Madonna, che le consegnerebbe dei messaggi per l'umanità, ha confermato che l'appuntamento mensile di preghiera collettiva "ci sarà".
Chiusa al traffico la strada per il campo delle apparizioni
Già dal mese scorso in occasione del raduno di preghiera sono stati prese delle disposizioni in merito all'ordine pubblico, così come avviene normalmente nel caso di eventi, quando l'autorità pubblica valuta di volta in volta l'impiego del personale necessario per la sicurezza. Un dispositivo già provato, che verrà rivisto, migliorato e riproposto anche il 3 maggio, una collaborazione tra amministrazione comunale, carabinieri, polizia municipale e guardia parco e che vedrà uomini e donne in campo per assicurare che tutto si svolga con ordine e tranquillità e per evitare eventuali disordini. Alcuni cittadini avrebbero minacciato d'incatenarsi davanti al cancello del campo delle presunte apparizioni in segno di protesta.
Per ora sappiamo che valgono le misure prese per lo scorso raduno di preghiera, ossia che la strada d'accesso al terreno delle apparizioni sarà transennata e presidiata, non sarà dunque consentito l'accesso ai veicoli privati, ad eccezione dei mezzi adibiti al soccorso e dei veicoli dei proprietari dei terreni. Dunque i fedeli dovranno parcheggiare lontano alcune centinaia di metri e raggiungere il campo del raduno per la preghiera a piedi. La novità del 3 maggio potrebbe essere il fatto che non sarà consentito l'accesso alla strada fino al terreno delle apparizioni neanche ai veicoli di persone con disabilità, deroga che invece c'era ad aprile. Ma questo aspetto è ancora in fase di valutazione.
L'indagine della Procura e quella della Diocesi
Gisella Cardia oltre al fatto di vedere la Madonna ogni tre del mese alle tre di pomeriggio, afferma di avere una statuetta acquistata a Medjugorje, che avrebbe lacrimato sangue. La vicenda ha inizio nel 2016 a Trevignano Romano, e di recente ha visto l'apertura di una nuova inchiesta da parte della Procura di Civitavecchia. Ma non si muove solo la giustizia terrena: il caso e all'esame della Commissione diocesana di Civitavecchia. E da alcune settimane l'attenzione dei media sulla vicenda si è fatta fortissima dopo le notizie di laute donazioni da parte della comunità dei fedeli, molti dei quali oggi dicono di sentirsi ingannati. A Trevignano Romano l'atmosfera sembra quasi sospesa, in molti sono stanchi di sentire il paese al telegiornale per la vicenda delle presunte apparizioni e la paura è che la situazione proprio il 3 maggio possa degenerare.