Madonna di Trevignano, i residenti: “Sette anni per fermare la santona, ma non hanno fatto nulla”
Alcuni cittadini di Trevignano Romano alle porte di Roma si sono riuniti in un Comitato della Legalità, per sollecitare le istituzioni su quanto accade il 3 di ogni mese nel campo dei rosari sul colle con vista panoramica sul Lago di Bracciano e per chiedere il ripristino dei luoghi. Maria Giuseppa Scarpulla, meglio conosciuta come Gisella Cardia, che sostiene di vedere la Madonna che le consegna messaggi per l'umanità raggiunge via Campo delle Rose per la recita del rosario, al quale prendono parte i suoi seguaci. E nel terreno privato che ricade nel Parco di Bracciano e Martignano che potrebbe essere utilizzato solo per il pascolo del bestiame sono stati invece fatti dei presunti abusi edilizi. I cittadini che costituiscono il comitato apolitico sono indignati su come sia stata gestita la questione fino ad oggi e non riescono a capacitarsi come la vicenda possa essere andata avanti per ben sette anni.
"A Trevignano è esplosa una vera e propria bolla mediatica, il Comune – ma soprattutto l'Ente Parco – sarebbe dovuto intervenire prima per bloccare tutto, invece non hanno fatto nulla, convinti che avrebbero gestito la situazione come sempre rimanendo in silenzio, ma così non è stato – spiega intervistata da Fanpage.it la segretaria del Comitato per la Legalità, Elena Polidori – Per due anni da quando è arrivata la sentenza del consiglio di Stato nel 2021 nei confronti dell'associazione Madonna di Trevignano Ets per i manufatti presenti nel terreno dei rosari non c'è stata un'immediata e aperta presa di posizione da parte delle amministrazioni preposte sia al controllo che a tutte le azioni legali per abbattimenti e ripristini dei luoghi vincolati, né si sono costituite in giudizio. L'ordinanza del Comune per imporre la rimozione degli abusi edilizi e per il ripristino dei luoghi è arrivata solo il 18 aprile, dunque tardi, molto tardi rispetto a quando il fenomeno ha cominciato a prendere piede; non dimentichiamo che questa storia parte nel 2016, siamo nel 2023″.
Il Comune con un'ordinanza ha chiesto la demolizione degli abusi edilizi
Nel documento dell'Ufficio Pianificazione e Gestione del territorio delle scorse settimane si legge: "Ordinanza di demolizione delle opere abusive e ripristino dello stato dei luoghi". Tra presunti abusi contestati a seguito di un sopralluogo dei vigili urbani risalente al 21 marzo 2021 ci sono statue, gazebo e sessantuno panche. Il tutto dovrà essere rimosso entro il termine massimo di 90 giorni, pena una multa e l'automatica acquisizione del terreno da parte del Comune. L'associazione Madonna di Trevignano che fa capo al marito della veggente Gianni Cardia ha annunciato l'intenzione di fare ricorso al Tar.
"Ai residenti per potare un albero servono permessi, Cardia fa come vuole"
La segretaria del Comitato ha fatto presente il paradosso davanti al quale si trovano i residenti che hanno abitazioni e terreni nel territorio dell'Ente Parco, vicino al campo delle presunte apparizioni. "Noi comuni cittadini anche per potare un albero dobbiamo chiedere – giustamente – permessi ufficiali all'Ente Parco. Non possiamo fare come vogliamo, nel rispetto del territorio. Invece abbiamo constatato che può arrivare la Scarpulla di turno e far diventare il paese ‘la Madjugorje de noantri'. Siamo indignati del fatto che Cardia possa fare e disfare a suo piacimento in un terreno vincolato in cui non si può neanche raccogliere la cicoria. Come cittadini chiediamo il ripristino dei luoghi, deve tornare tutto com'era prima".
Rispetto al 3 maggio, il prossimo appuntamento per la recita del rosario, per il quale c'è grande attesa tra i seguaci di Gisella Cardia e i giornalisti, il Comitato ha dichiarato che sarà presente: "Ci saremo per osservare cosa succede, se vedremo irregolarità e gente che accede con le macchine faremo delle denunce. Monitoreremo la situazione in maniera attenta, anche per vedere come si comporta l'Ente Parco, che fino ad oggi è stato il grande assente".