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Madonna di Trevignano, news su Gisella Cardia

Madonna di Trevignano, gli avvocati di Gisella Cardia: “Ancora nessuna analisi sulle statuette”

Gli avvocati dei coniugi Cardia sono intervenuti per fare chiarezza in merito alla questione delle statuette della Madonna e del quadro del Cristo, che attendono di essere esaminati, dopo il sequestro nell’inchiesta per truffa aggravata. “Ad oggi nessuna analisi è stata ancora effettuata”.
A cura di Alessia Rabbai
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Gisella Cardia e l'avvocato Solange Marchignoli
Gisella Cardia e l'avvocato Solange Marchignoli
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"Abbiamo provveduto a depositare la richiesta di incidente probatorio sulle statuette della Madonna e sul quadro del Cristo con una serie nutrita di quesiti". Gli avvocati difensori di Maria Giuseppa Scarpulla, meglio nota come Gisella Cardia e di suo marito Gianni hanno rilasciato una dichiarazione, per fare chierezza in merito alla posizione dei loro assistiti che riguarda la vicenda delle analisi delle sostanze presenti sulle statuette appunto e sul quadro. Gli oggetti sono stati sequestrati dai carabinieri nell'ambito dell'inchiesta per truffa aggravata in concorso nella quale i coniugi Cardia sono indagati. Gli avvocati Giuseppe Marazzita e Solange Machignoli hanno chiarito che: "Ad oggi, nessuna analisi è stata ancora effettuata".

I legali dei coniugi Cardia hanno pubblicato la nota sulla pagina Facebook "La Regina del Rosario", dove vengono postati anche i ‘messaggi celesti' che a suo dire Gisella riceverebbe dalla Madonna. Messaggi che, così come le apparizioni della Vergine Maria, la diocesi di Civita Castellana, ha dichiarato falsi lo scorso marzo, con una decreto a firma del vescovo Marco Salvi.

Nel messaggio condiviso dagli avvocati dei coniugi Cardia si legge: "A seguito d'informazioni ricevute non corrette, all’evidente scopo non soltanto di screditare la signora Cardia, ma soprattutto indurre o invitare persone terze a prendere posizioni contrarie alla persona di Gisella, intendiamo chiarire una volta per tutte che le analisi del sangue illegittimamente effettuate nel 2016, per modalità non consentite dalla legge, sono processualmente inutilizzabili e per ciò nulle".

Gli avvocati si riferiscono ai prelievi e agli esami fatti nel 2016 nel corso della prima inchiesta sulla vicenda di Trevignano Romano poi archiviata, che sono stati condotti con "incertezze di metodo, che potrebbero travolgere gli esiti investigativi", come ha già anche chiarito il procuratore Alberto Liguori, che conduce le nuove indagini.

"La difesa dei coniugi Cardia con gli avvocati Solange Marchignoli e Giuseppe Marazzita, ha provveduto a depositare richiesta di incidente probatorio con una serie nutrita di quesiti al fine di chiarire, finalmente con una risposta scientifica e dunque non contestabile, ogni dubbio sulla liceità della lacrimazione delle statue e del quadro raffigurante il Cristo. Ad oggi, nessuna analisi è stata ancora effettuata" scrivono i legali.

Ora si attendono i nuovi esami e i risultati, che faranno luce sulle sostanze presenti sulle statuette e sul quadro di Cristo. Gli avvocati si aspettano di trovare il dna di Gisella, contaminato da altro dna, in quanto essendo le statuette di sua proprietà, le ha toccate e baciate. La chiave di volta potrebbe rivelarsi la presenza eventuale di sostanze "altre", come ad esempio sangue animale o pittura.

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