Madonna di Trevignano, Gisella perde il ricorso: è obbligata a togliere statue e panche
Il Consiglio di Stato ha rigettato il ricorso presentato dall'associazione Madonna di Trevignano Ets sugli abusi edilizi presenti all'interno del terreno dei rosari di via Campo delle Rose a Trevignano Romano, dove il 3 di ogni mesi centinaia di persone si radunano per pregare insieme a Maria Giuseppa Scarpulla, meglio conosciuta come Gisella Cardia. La sentenza, arrivata mercoledì 12 luglio, ha dato ragione al Parco di Bracciano e di Martignano e al Comune, che lo scorso 18 aprile ha emesso un'ordinanza di rimozione e di ripristino dei luoghi: la veggente e suo marito, presidente dell'associazione, rappresentati dall’avvocato Adriano Tortora, dovranno rimuovere tutto ciò che c'è all'interno del campo.
E dovranno farlo all'inizio della prossima settimana, indicativamente tra il 17 e il 19 luglio, quando scadranno i 90 giorni dall'ordinanza del Comune. "Siamo soddisfatti del verdetto del Consiglio di Stato, ora i manufatti abusivi dovranno essere rimossi – ha commentato con Fanpage.it Lara Serao, avvocata del Comitato per la Legalità – Crediamo però che si sarebbe potuto arrivare molto prima a questa conclusione muovendosi subito, senza dover attendere tutti questi anni".
Gisella dovrà togliere subito statue e panche dal campo dei rosari
L'associazione Madonna di Trevignano si è appellata al Consiglio di Stato dopo il rigetto del ricorso da parte del Tribunale amministrativo regionale delle scorse settimane al quale si era rivolto contro l'ordine di demolizione. La teca con la statua della Madonna, San Michele Arcangelo, il crocefisso e le panche – ossia tutto, tranne la recinzione del terreno oggetto di un altro procedimento – dovranno essere rimossi. Se ciò non avverrà il Comune di Trevignano potrà acquisire il campo, ora proprietà privata.
I raduni di preghiera a Trevignano continueranno
La sentenza del Consiglio di Stato spiega che la rimozione dei manufatti "non inibisce lo svolgimento delle funzioni religiose che possono aver luogo nell’area oggetto dell’ordine di ripristino". Dunque nel campo dei rosari i raduni di preghiera potranno continuare, ma statue e panche – qualora lo si volesse fare – dovranno essere messe e tolte di volta in volta, non potranno restare lì, per i vincoli paesaggistici dell'area. Dal canto suo Gisella Cardia, che sostiene di avere delle statuette che piangono lacrime e sangue e di vedere la Madonna apparirle per lasciarle da consegnare ai fedeli, ha sempre dichiarato che continuerà ad andare a pregare nel campo il 3 di ogni mese.