Madonna di Trevignano, è ufficiale: nuovi esami sulle statuette ‘lacrimanti’ per scoprirne il dna
Nuovi esami sulle statuette ‘lacrimanti' della Madonna e sul quadro ‘trasudante' del Cristo. È ufficiale, nella serata di lunedì scorso 14 ottobre gli avvocati dei coniugi Cardia, Solange Marchignoli e Giuseppe Marazzita hanno ricevuto la notifica da parte della Procura della Repubblica Civitavecchia. I nuovi accertamenti riguarderanno la verifica di un'eventuale manomissione e i prelievi di tracce biologiche, per conoscerne il dna o capirne la natura. Esami che serviranno ad evidenziare se ci siano degli elementi di natura penale nella vicenda che ruota intorno alla Madonna di Trevignano Romano e se sussista il reato di truffa aggravata per il quale i coniugi Cardia sono indagati. Ora si attende che venga fissata una data.
Gisella Cardia nomina un consulente
L'avvocato di Maria Giuseppa Scarpulla, meglio conosciuta come la veggente Gisella Cardia, Solange Marchignoli, contattata da Fanpage.it ha spiegato che insieme al collega Marazzita "abbiamo despositato la nomina di un consulente in Procura, ma non ancora la richiesta di incidente probatorio rispetto al quale scioglieremo presto la riserva".
Nuovi esami sulle statuette della Madonna
A disporre nuovi accertamenti sulle statuette della Madonna e sul quadro del Cristo è stata la Procura della Repubblica di Civitavecchia, con il procuratore Alberto Liguori, che ha spiegato: "Il nostro compito è quello capire se i fedeli si siano sentiti truffati o abbiano agito in ritorsione". Durante la prima indagine archiviata, spiega ancora Liguori, "gli accertamenti tecnici condotti nel 2016 hanno rilevato incertezze di metodo, che potrebbero travolgere gli esiti investigativi". Nel pomeriggio di venerdì scorso il giorno dopo dell'interrogatorio dei coniugi Cardia in Procura, i carabinieri sono andati nella loro abitazione a Trevignano Romano e hanno sequestrato le statuette.
Verifiche che il procuratore ritiene necessarie, anche considerando le dichiarazioni di un ospite di una trasmissione televisiva a giugno scorso: tra i parrocchiani circolava la notizia che le tracce di sangue presenti sulla statuetta della Madonna "lacrimante" appartenessero a Scarpulla. In merito alla natura del dna che verrà eventualmente trovato con i nuovi esami, l'avvocato Marchignoli chiarisce: "Ci aspettiamo che il dna di Gisella sulle statuette ci sia, sono sue, le ha toccate e baciate. Ci sarà anche il dna di terze persone". La chiave di volta della vicenda potrebbe rivelarsi l'eventuale presenza di materiale come pittura o sangue animale, circostanza che l’avvocato esclude recisamente.