Madonna di Trevignano, domani i giudici decideranno se la veggente dovrà smantellare il campo
L'ultima parola sul terreno dei rosari a Trevignano Romano aspetta ai giudici. Domani è in programma la Camera di Consiglio presso il Consiglio di Stato, che si esprimerà sul ricorso presentato dai coniugi Cardia all'ordinanza del Tribunale regionale del Lazio in merito ai manufatti presenti nel campo. Lo scorso luglio uno degli avvocati dell'associazione Madonna di Trevignano Ets Adriano Tortora, ha redatto una memoria difensiva, con la richiesta della sospensiva cautelare.
Domani la Camera di Consiglio su Trevignano
Il giudice nominato dal Consiglio di Stato ha rimandato la decisione alla Camera di Consiglio di domani. Ciò che si attende l'amministrazione di Trevignano Romano è il rigetto del ricorso dei coniugi Cardia sul campo, se così fosse entro il 31 dicembre 2024 il terreno delle preghiere dovrà essere smantellato. Pena lo smantellamento e l'acquisizione da parte del Comune. Il Tar aveva dato infatti ragione al Comune, sostenendo che la veggente abbia usato abusivamente i terreni.
Il Comune di Trevignano aveva già chiesto la demolizione del campo
Il Comune di Trevignano Romano in merito al campo con vista panoramica sul Lago di Bracciano alle porte di Roma aveva chiesto la demolizione dei manufatti abusivi. Si tratta del terreno di proprietà privata dell'associazione Madonna di Trevignano Romano Ets, acquistato da un commerciante del posto, dove il 3 di ogni mese da anni Maria Giuseppa Scarpulla, meglio nota come Gisella Cardia, si reca per recitare il rosario insieme ai fedeli che la seguono.
Scarpulla afferma anche di vedere la Madonna, che le apparirebbe a suo dire ogni mese, lasciandole dei messaggi. Una pratica in merito alla quale la diocesi di Civita Castellana prima e la Chiesa cattolica con il Dicastero per la Dottrina della Fede poi si sono espresse dichiarandone la non "sovrannaturalità" e dando come indicazione a cattolici e sacerdoti di tenersene lontani.