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Madonna di Trevignano, news su Gisella Cardia

Madonna di Trevignano, la storia a tappe: le apparizioni di Gisella Cardia, i messaggi e le indagini

Gisella Cardia è un’ex imprenditrice che dal 2016 racconta di vedere la Madonna a Trevignano Romano, di avere una statuetta che piange sangue e le stigmate durante la quaresima. Ecco un recap della vicenda, fino al verdetto della diocesi e alle nuove regole del Dicastero della Dottrina della Fede su mariofanie ed eventi apparentemente soprannaturali.
A cura di Alessia Rabbai
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Dalle presunte apparizioni della Madonna con le lacrime di acqua e sangue sulla statuetta acquistata nel 2016 a Medjiugorje fino alla supposta fuga sotto Pasqua 2023, poi smentita, e al verdetto della commissione diocesana e del vescovo Marco Salvi, che hanno dichiarato "Constat de non supernaturalitate" per i fatti di Trevignano Romano. Il caso della veggente Gisella Cardia sta facendo discutere ed è finito datempo all'attenzione mediatica. Ecco quanto sappiamo finora sulla veggente, sulle presunte apparzioni e messaggi catastrofici della Madonna e sulla statuetta che lacrimerebbe sangue.

Chi è Gisella Cardia, la 53enne che racconta di aver visto la Madonna

Il vero nome di Gisella Cardia è Maria Giuseppa Scarpulla. La donna è un'ex imprenditrice che, dopo la bancarotta, si è trasferita dalla Sicilia a Trevignano Romano, Comune alle porte di Roma, sulle rive del Lago di Bracciano. Tra le altre cose, ha raccontato di aver le stigmate durante la quaresima, di aver moltiplicato gnocchi e coniglio al tavolo con sacerdoti e di essere rimasta incinta dello Spirito Santo. Non solo. Ha raccontato di vedere e ricevere messaggi dalla Madonna dopo che, nel 2016, aveva comprato a Medjugorje una statua che in casa sua avrebbe lacrimato acqua e sangue.

La questione del sangue sulla statuetta della Madonna

La statuetta della Madonna di Trevigno nel 2016 è stata sottoposta ad analisi da parte dei Ris, i quali – come Gisella ha dichiarato in un'intrevista rilasciata a Bruno Vespa – hanno acquisito anche il suo dna e quello del marito Gianni. Svolti gli accertamenti, i risultati sono stati poi depositati in Curia, ma mai ufficialmente divulgati". Successivamente un giornalista avrebbe diffuso la notizia che il sangue sarebbe di maiale per "consistenza, colore e densità", un'informazione rispetto alla quale Fanpage.it non ha trovato riscontri e che Gisella Cardia ha detto non essere vera.

La presunta fuga con il denaro dei fedeli

Il giorno di Pasqua a Fanpage.it alcuni cittadini hanno raccontato di aver visto la veggente e suo marito lasciare il paese con un trolley: "Ha lasciato casa e non sappiamo dove sia". In un primo momento era giunta la notizia del prelievo di soldi dai conti privati e della onlus ‘Madonna di Trevignano' alla quale tanti fedeli hanno fatto donazioni volontarie, non verificata e poi smentita. L'avvocata Anna Orlando ha spiegato che la sua cliente non è scappata e che si trova in Italia: "Vive asserragliata con la paura di essere attaccata. Non è questo il caso, ma anche se si fosse allontanata per Pasqua come tantissimi altri italiani, dove sarebbe il problema?".

Luigi Avella ha donato 123mila euro

Negli anni alcune persone prima vicine a Gisella Cardia ne hanno preso le distanze per vari motivi. Alcune di loro, convinte dell'autenticità delle apparizioni e del fenomeno della lacrimazione della statuetta hanno donato soldi a titolo volontario all'associazione Madonna di Trevignano Ets. Una di queste è Luigi Avella, che ha elargito tramite diverse tranche 123mila euro, dei quali 30mila al marito della veggente e il resto all'associazione, per poi pentirsene a distanza di tempo. Intervistato da Fanpage ha detto: "A farmi sospettare che qualcosa non andasse è il fatto che mi abbiano nominato responsabile dei lavori nel terreno delle apparizioni in cui si radunano i fedeli per la pregiera. Ciò mi ha turbato, perché conoscevo il vincolo per uso esclusivamente agricolo e sapevo che non si poteva fare nulla. Così mi sono sentito preso in giro, mi sono allontanato e sono sparito".

La moltiplicazione degli gnocchi e del coniglio

Gisella Cardia ha raccontato lei stessa di aver sfamato quindici persone tra le quali sacerdoti e bambini avendo in cucina solo pochi avanzi. "Gli ospiti avevano fame ma non era in programma una cena, c'erano i bambini che continuavano a dire alle loro mamme abbiamo fame, abbiamo fame! Così io e una mia amica siamo andate in cucina, le ho detto intanto prendiamo questo: c'erano un piattino di gnocchi e pochi pezzetti di coniglio. Abbiamo apparecchiato, scaldato il cibo e riempito i piatti: non so come sia successo, ma tutti hanno mangiato gnocchi e coniglio".

L'indagine previa della Commissione diocesana

Il vescovo Marco Salvi della diocesi di Civita Castellana nel 2023 ha annunciato l'avvio di un'indagine previa con diversi esperti, per fare chiarezza sulla vicenda e che a breve ne verrà presentata una prima relazione. Una Commissione con figure come un mariologo, un esorcista, uno psicologo, un teologo, un canonista, che "stanno lavorando proficuamente". E sull'esito delle prime considerazioni fatte c'è grande attesa.

La rottura con l'ex portavoce Paola Felli

A rappresentare i coniugi Cardia come portavoce nelle trasmissioni televisive per un periodo è stata Paola Felli. Successivamente c'è stata una rottura, a seguito della quale Felli ha preso le distanze da Scarpulla. Felli ha sporto denunce contro ignoti, per alcuni avvenimenti che le sono accaduti e che l'hanno turbata. Tra questi ha raccontato di aver trovato a marzo 2024 un cappio all'interno della sua auto. Ad aprile 2024 Felli ha spiegato di aver trovato un biglietto intimidatorio, con scritto "Tappati la bocca!" nella cassetta della posta di casa.

Il verdetto della diocesi: "A Trevignano non c'è nulla di soprannaturale"

Il 6 marzo 2024 la diocesi di Civita Castellana e il vescovo Marco Salvi hanno messo la parola fine sul caso di Trevignano, con un decreto che riporta la formula "Constat de non supernaturalitate", ossia che nei fatti che accadono in cima alla collina che svetta sul Lago di Bracciano riconducibili a Maria Giuseppa Scarpulla non c'è nulla di sovrannaturale, che apparizioni, lacrimazioni di statuette, trasudazioni di quadri e messaggi sono falsi e che la Madonna in quel luogo non è mai apparsa. Per la diocesi la veggente ha fornito dichiarazioni incomplete e contraddittorie e i messaggi hanno numerosi errori teologici e ha imposto divieti ai coniugi Cardia, invitandoli ad intraprendere un percorso di discernimento e di riavvicinamento alla Chiesa.

Gisella Cardia continua gli incontri di preghiera

Nonostante le indicazioni e i divieti del vescovo Salvi, Gisella Cardia ha continuato gli incontri di preghiera. Il suo commento al decreto della diocesi è stato: "Il vescovo non può vietarci di pregare, non cambia niente" ha detto ai suoi seguaci. E a Fanpage.it ha dichiarato di aver preso atto del decreto ma di non condividerlo: "Sono serena, continuerò a pregare". In un primo momento, il 3 aprile 2023 Gisella Cardia ha scelto di non presentarsi all'incontro di preghiera nel campo e i fedeli, per non disobbedire alle indicazioni del vescovo Salvi, che l'aspettavano, hanno comunque recitato il rosario senza di lei. Tuttavia la sua posizione è cambiata e il 3 maggio la veggente è tornata a presenziare ai raduni.

L'avvocato Solange Marchignoli è la nuova portavoce di Gisella Cardia

A marzo 2023 Gisella Cardia ha nominato un nuovo avvocato, che la rappresenta insieme a Giuseppe Marazzita. Solange Marchignoli si occupa della parte legale e al tempo stesso è la portavoce della veggente, partecipando al posto dei coniugi Cardia alle trasmissioni televisive, che affrontano l'argomento delle fentomatiche apparizioni a Trevignano Romano. In un'intervista rilasciata a Fanpage.it ha spiegato che il suo lavoro ha come obiettivo "allontanare le censure infondate e le cattiverie gratuite, che le vengono rivolte". Mentre ha chiarito che "sul piano della fede, ognuno è libero di crederle o no".

Il campo delle preghiere sequestrato e dissequestrato

Gli agenti della polizia municipiale su disposizione del Comune di Trevignano Romano il 22 aprile del 2024 hanno sequestrato il campo delle preghiere di dell'associazione Madonna di Trevignano Ets, mettendo i sigilli con scritto "area sequestrata". Il 3 aprile 2024 infatti i vigili urbani e il responsabile dell’Ufficio Tecnico comunale avevano svolto un sopralluogo, per "ulteriori iniziative amministrative da intraprendere per il ripristino della legalità". Un sequestro che di fatto è durato solo pochi giorni, già il 30 aprile 2024 il pubblico ministero del Tribunale di Civitavecchia ne ha disposto il dissequestro e, rimossi i sigilli, il 3 maggio successivo l'incontro di preghiera si è svolto come ogni mese.

Gisella Cardia e l'ex frate Scozzaro, arrestato per presunti maltrattamenti

Le indagini sulla vicenda di Casa Mariana a Collesano in provincia di Palermo hanno mostrato un filo rosso che le collega a Trevignano Romano. L'ex frate Giulio Scozzaro è stato arrestato e da febbraio 2024 è ai domiciliari per presunti maltrattamenti in concorso con il suo adepto Carlo Mazzola, nei confronti dei famigliari di quest'ultimo. Dalla documentazione della polizia giudiziaria sono emerse delle chat tra il religioso e la veggente di Trevignano, per gli investigatori Scarpulla avrebbe rivestito un ruolo importante nel contesto dei maltrattamenti ai ragazzi. Per completezza d'informazione ricordiamo al lettore che Maria Giuseppa Scarpulla non è indagata nella vicenda.

L'indagine della Commissione diocesiana e cosa dice la Chiesa

L'indagine della Commissione diocesana di Civita Castellana su Trevignano Romano ha dato esito negativo. Il Dicastero della Dottrina della Fede il 17 maggio del 2024 è intervenuto con una stretta sulle regole per il riconoscimento delle mariofanie ed eventi apparentemente inspiegabili, per evitare il disorientamento dei fedeli. Con le nuove norme solo il Papa può dichiarare che una apparizione è di origine soprannaturale. Una commissione potrà dare sei giudizi sull’autenticità del fenomeno in base a svariati criteri, ma la Chiesa non è più obbligata a definire ufficialmente la soprannaturalità di una apparizione. Su Trevignano Romano nello specifico il cardinal Victor Manuel Fernandez, prefetto del dicastero per la Dottrina della Fede ha spiegato che: "Siamo ancora in tempo, la scomunica è possibile se le cose si complicano, se il fenomeno non sparisce e cresce, ma ci sono passi da fare. Se si tratta di uno scisma – ossia un chiaro e netto distacco di comunità di fedeli dalla Chiesa cattolica, motivato da divergenze dottrinali o da dissensi con la sua gerarchia – la decisione è esclusivamente nostra".

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