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Madonna di Trevignano, news su Gisella Cardia

Madonna di Trevignano, cosa succede se la veggente Gisella il 3 aprile disobbedisce al vescovo

Cosa succederà se Gisella Cardia il 3 aprile tornerà a pregare nel campo di Trevignano Romano con i fedeli, nonostante il decreto della Diocesi di Civita Castellana e del vescovo Salvi? Il rischio è che, disobbedendo, si ponga fuori dalla Chiesa cattolica.
A cura di Alessia Rabbai
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Gisella Cardia e il vescovo della diocesi di Civita Castellana Marco Salvi
Gisella Cardia e il vescovo della diocesi di Civita Castellana Marco Salvi
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Si avvicina il 3 aprile, appuntamento mensile di preghiera sulla collina dei rosari per Maria Giuseppa Scarpulla, meglio nota come Gisella Cardia, la veggente di Trevignano Romano, che dice di vedere la Madonna, che le consegna messaggi per i fedeli. Cosa succede qualora, dopo il decreto della diocesi di Civita Castellana, decida comunque di recarsi nel terreno di via Campo Le Rose per l'incontro con i fedeli? Ne hanno parlato alla puntata di ieri sera a ‘Zona Bianca' condotto da Giuseppe Brindisi in onda su Rete 4, tra i cui ospiti c'erano il giornalista David Murgia, l'ex seguace di Gisella Cardia che ha donato volontariamente 123mila euro all'associazione Madonna di Trevignano Ets Luigi Avella e uno degli avvocati di Scarpulla, Solange Marchignoli.

"Gisella è consapevole che recandosi il 3 del mese prossimo sulla collina per l'incontro di preghiera, oltre a non rendere obbedienza al vescovo si porrà fuori dalla Chiesa cattolica?" ha chiesto Murgia alla legale della veggente. L'avvocata Marchignoli ha risposto dicendo di non aver parlato con la sua assistita di ciò che farà il 3 aprile. Dunque ora c'è da capire se seguirà le indicazioni del vescovo, oppure tornerà a pregare nel campo seguita dai fedeli.

Nel decreto Trevignano nessuna pena canonica per Gisella Cardia

La diocesi di Civita Castellana al termine della Commissione e il vescovo Marco Salvi sono arrivati a dichiarare la non sovrannaturalità dei fatti di Trevignano Romano, "constat de non superanturalitate", ossia che in provincia di Roma sul Lago di Bracciano non è mai comparsa la Madonna. Nel decreto si invitano i coniugi Cardia ad intraprendere un percorso di "purificazione e discernimento, che promuova l'unità ecclesiale". "Il decreto non è una coercizione o punizione, ma l'invito a ritrovare la strada nella comunione ecclesiale, senza escludere nessuno" spiega il vescovo Salvi nell'intervista esclusiva a David Murgia andata in onda nella trasmissione ‘Indagine ai confini del sacro' su Tv2000. Nel decreto Trevignano non c'è alcuna pena canonica nei confronti di Gisella Cadia, del marito e dei fedeli, ma un invito ad "un cammino di riavvicinamento alla vita della Chiesa". "Non c'è una condanna della presunta veggente – chiarisce il vescovo – ma la disponibilità ad un rapporto che si può ricostruire insieme".

Papa Francesco nel suo libro Life ha parlato anche dei veggenti

Anche Papa Francesco nel suo libro ‘Life. La mia storia nella storia' tra gli altri temi ha affrontato quello dei veggenti: "Secondo il Santo Padre l'apparizione mariana dev'essere limpida e candida – spiega sempre a ‘Zona Bianca' Fabio Marchese Ragona, giornalista e coautore del libro – Al centro devono esserci Maria e suo figlio Gesù, la Madonna non ha bisogno di intermediari, i quali capita spesso che sfruttino il candore e le debolezze del popolo per trarre profitto e mette in guardia su chi specula. Se c'è un pronunciamento della Chiesa bisogna rispettarlo, se si è all'interno della Chiesa cattolica".

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