Madonna di Trevignano, com’è andato l’interrogatorio di Gisella Cardia e del marito, accusati di truffa
"Siamo nel corso di un'indagine, convocando i miei assistiti il pubblico ministero fa il suo lavoro e l'interrogatorio è previsto. Ciò non vuol dire nulla in senso positivo né in senso negativo, ossia che non è detto né che archivieranno né che rinvieranno a giudizio". Fanpage.it ha contattato l'avvocato Solange Marchignoli di Maria Giuseppa Scarpulla e del marito Gianni Cardia, che dopo la convocazione oggi alle ore 15 si sono presentati davanti al pubblico ministero della Procura di Civitavecchia. Il pm ha voluto ascoltarli in merito alle accuse che sono state loro rivolte sull'inchiesta per truffa aggravata. Un'indagine che riguarda la vicenda della Madonna di Trevignano Romano, per ciò che concerne la parte delle donazioni dei fedeli. Tra questi c'è Luigi Avella, che ha donato 123mila euro e che ha sporto denuncia.
"Il pubblico ministero, evidentemente anche complice il can can mediatico, vuole guardare meglio dentro la vicenda. È un processo documentale, perché trattandosi di una contestazione di truffa aggravata, se l'ipotesi è l'utilizzo del denaro delle donzioni in maniera impropria, i soldi devoluti sono tracciabili. Dunque non abbiamo bisogno di dare grandi spiegazioni, se non i documenti che attestano il tutto". Sono infatti in corso accertamenti sui sodi arrivati all'associazione Madonna di Trevignano Ets, che fa capo a Gianni Cardia, per capire se sussista o meno i reato di truffa aggravata.
L'avvocato Marchignoli: "Gisella Cardia e Gianni sono sereni"
Il pubblico ministero ha ascoltato separatamente prima Gianni Cardia e poi Scapulla. "I miei assistiti sono molto sereni, hanno risposto a tutte le domande" ha spiegato l'avvocato Marchignoli. Ora la Procura continuerà gli accertamenti che reputerà necessari fare e poi con la chiusura delle indagini si esprimerà con l'archiviazione o, qualora riterrà che sussista il reato di truffa aggravata, con la richiesta di rinvio a giudizio.
Il punto sulla vicenda della Madonna di Trevignano Romano
Nel frattempo sul fronte prettamente religioso della vicenda, per quanto riguarda la Chiesa cattolica, quest'ultima si è già espressa con un decreto della Diocesi di Civita Castellana a firma del vescovo Marco Salvi lo scorso 6 marzo sui fatti di Trevignano Romano. Ha dichiarato false le apparizioni, con la formula "Constat de non supernaturalitate", ossia che non c'è nulla di soprannaturale e che la Vergine Maria sul Lago di Bracciano non è mai apparsa.
Il terreno di via Campo Le Rose, fino alla scorsa estate di proprietà dell'associazione Madonna di Trevignano Ets, è stato acquisito dal Comune, il quale ha apposto i sigilli. Proprio al suo interno si svolgevano gli incontri di preghiera tra Gisella e i fedeli, che la raggiungevano il 3 di ogni mese per la recita del rosario, la presunta "apparizione della Madonna" e i messaggi "celesti". Da settembre invece la veggente continua gli incontri in diretta attraverso Youtube.