Madonna di Civitavecchia, l’esperto spiega perché le statue trasudano olio e non c’entrano i miracoli
La statua della Madonna di Civitavecchia donata alla famiglia Gregori per conto di Papa Giovanni Paolo II torna far parlare di sé. Avrebbe "trasudato olio", un fenomeno che non è la prima volta che accade, ma che si sarebbe verificato in più occasioni, anche di recente, e nel corso degli anni. Un video del 22 aprile 2024 lo immortala, mentre dei fedeli sono in preghiera. Premettendo che le statue non lacrimano, né trasudano olio e che i miracoli per la scienza non esistono, Fanpage.it ha intervistato il chimico del Cicap – Comitato italiano per il controllo delle affermazioni sulle pseudoscienze – Luigi Garlaschelli, per chiedergli la spiegazione scientifica di come accadono questi fenomeni rispetto ai quali ancora oggi, come se fossimo rimasti nel Medioevo, spesso si grida "al miracolo!". Un'altra premessa da fare è che la religione cattolica non chiede ai fedeli di credere a questi eventi e, in generale, raccomanda di fare attenzione ai truffatori, specialmente quando vengono chiesti soldi.
La vicenda della statuetta della Madonna di Civitavecchia – ce ne sono due, la prima originale, oggi custodita nel Santuario delle Lacrime e la seconda, quella in questione, che si trova nel giardino della famiglia Gregori, e che avrebbe "trasudato olio profumato" – risale al lontano 2 febbraio del 1995. In merito alla vicenda il Cicap, noto proprio per affrontare con attegiamento razionale e critico presunti fenomeni paranormali, senza però l'intenzione di offendere la sensibilità e la fede di nessuno, ha espresso negli anni un'opionione, così come di recente ha fatto, sempre consultato da Fanpage.it, sulla vicenda delle apparizioni e lacrimazioni a Trevignano Romano, legate alla veggente Gisella Cardia. "Non ci sono prove ad oggi sull'inspiegabilità di un fenomeno come la lacrimazione o il trasudamento di statuette".
Nel caso specifico della statua della Madonna di Civitavecchia cosa è accaduto?
Dalle radiografie svolte sulla prima statua, quella ora conservata nel Santuario, non sono emersi marchingegni, ma è gesso pieno. Tuttavia la scienza non esclude che il sangue, così come l'olio, possano essere stati posti esternamente con una siringa oppure più semplicemente sporcandola con del sangue fuoriuscito da un taglio su un dito. I risultati degli esami scientifici svolti sul liquido rosso hanno evidenziato come si trattasse di sangue umano, di sesso maschile, tuttavia nessun membro della famiglia Gregori ha mai accettato di sottoporsi al prelievo di dna per la comparazione.
Come si analizza una statua per accertare un fenomeno apparentemente inspiegabile?
Per la Chiesa, anche se la vicenda di Civitavecchia non sia stata dichiarata ufficialmente "miracolosa" dopo il verdetto della diocesi del tempo che si è espressa con la formula dubitativa "Non constat de supernaturalitate", se ne è permesso il culto ai fedeli, perché appunto si sono considerati "i frutti": conversioni e aumento della frequenza ai sacramenti. Per la scienza ovviamente un ragionamento del genere non vale e quando si parla di sottoporre le statue ad osservazioni controllate i fenomeni svaniscono. Il metodo corretto per analizzarle sarebbe chiuderle in un contenitore di vetro sigillato, con dentro una telecamera e tre testimoni a controllare e osservare se il fenomeno prosegua. La scienza infatti può esprimere un parere solo su fatti osservabili e misurabili.
Quali sono le spiegazioni scientifiche sulla lacrimazione o trasudazione di statuette?
Le cause che provocano fenomeni apparentemente paranormali e inspiegabili come ad esempio la lacrimazione o la trasudazione d'olio di statuette – ci sono veri esempi nella storia – si possono ricondurre a spiegazioni naturalistiche, come ad esempio umidità, infiltrazioni d'acqua, tubi che gocciolano. Oppure ruggine, muffe, colle o vecchie vernici che affiorano. Se i controlli sono efficaci il "miracolo" non è mai avvenuto. Nel caso di Civitavecchia la statua della Madonna non ha lacrimato mentre era nel laboratorio universitario, dove sono state eseguite le analisi del sangue, né quando la Magistratura l'ha chiusa in un armadio, protetta da sigilli. Foto prese prima e dopo il periodo delle lacrimazioni hanno inoltre mostrato che le tracce di sangue erano sempre rimaste invariate e che quindi i testimoni sono spesso poco affidabili.